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Salernitana, luci ed ombre negli esperimenti di Martusciello in Coppa a Udine

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Serata di esperimenti. Come era giusto che fosse. Dare spazio a chi ha giocato meno, a chi ha bisogno di mettere minuti nelle gambe è un classico di questi turni di una Coppa Italia che con questa formula ha poco appeal e forse anche meno senso.

Contro l’Udinese, la Salernitana di Martusciello – come riporta oggi, nelle pagine sportive, il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – fa la sua onesta figura ma saluta la competizione tricolore, non riuscendo a centrare quella che sarebbe stata la quarta qualificazione della storia, massimo traguardo raggiunto, agli ottavi di finale.

Contro l’Inter al turno successivo scenderà in campo l’Udinese di Runjaic brava ad approfittare soprattutto di qualche errore di troppo dell’inedita difesa granata. Martusciello, infatti, ha scelto di cambiare interamente la linea a quattro schierando Ghiglione, Ruggeri e Jaroszynski con l’olandese Velthuis.

Proprio la difesa nel primo tempo ha concesso troppo ai friulani, con un atteggiamento troppo morbido lasciando ai padroni di casa la conclusione dai venti metri. Proprio in una circostanza del genere Bijol ha sbloccato il risultato.

In avanti la Salernitana ha fatto un pizzico di confusione in alcuni momenti (ha sbagliato un rigore, nel finale di gara, con Torregrossa che si è fatto parare il penalty dal portiere friulano) ma ha anche avuto la capacità di riuscire a portare pressione sugli avversari nella fase di costruzione dal basso.

Dalmonte si è mosso molto, meno brillante Kallon, mentre Soriano si è visto poco e sembra avere bisogno ancora di tempo per poter incidere come nelle sue corde.

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