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Salerno, infermiera accusata di aver aggredito OSS a Pastena: caso archiviato

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Archiviata dal Tribunale di Salerno la posizione dell’infermiera del poliambulatorio di Pastena accusata di aver aggredito, perseguitato, minacciato e diffamato una O.S.S.
All’esito di una lunga ed articolata udienza il G.I.P. del Tribunale di Salerno Dott.ssa Giovanna Pacifico ha ordinato l’Archiviazione del procedimento penale che vedeva indagata l’infermiera Dott.ssa E.G. – dipendente del distretto 66 dell’Asl Salerno – accusata da una Operatrice Socio Sanitaria di averla aggredita fisicamente, minacciata, perseguitata e diffamata all’interno del poliambulatorio di Pastena.
Alla vicenda veniva dato grande risalto mediatico sull’ipotesi che l’infermiera avesse aggredito l’operatrice socio sanitaria, così come da quest’ultima riferito in querela, a seguito della quale venivano prontamente avviate le indagini preliminari ed attivato il protocollo Codice Rosso, al cui esito il Pubblico Ministero Dott.ssa Licia Vivaldi formulava al G.I.P. competente richiesta motivata di archiviazione, osservando che: “manca la prova che il fatto sussista per gli ascritti reati denunciati”, ciò in quanto: “non vi è stata conferma che la dinamica dei fatti sia avvenuta secondo la ricostruzione operata dalla denunciate nella querela sporta”.
La querelante operatrice socio sanitaria proponeva formale opposizione avverso la richiesta di archiviazione, per cui le parti venivano rimesse all’odierna udienza davanti al G.I.P. Dott.ssa Giovanna Pacifico la quale ha ritenuto di accogliere completamente la richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero e le argomentazioni difensive del legale dell’infermiera Avv. Ciro Del Grosso di Salerno, stante l’infondatezza della notizia di reato, non essendo possibile formulare una ragionevole previsione di condanna.
Alla luce del provvedimento di archiviazione reso dal G.I.P. è stata esclusa ogni forma di responsabilità dell’infermiera Dott.ssa E.G. per i fatti denunciati dall’operatrice socio sanitaria, che si riteneva a suo dire vittima di un’aggressione verbale e fisica e di atti persecutori.
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