Oggi il turista vuole di più è meglio! Pretende che i servizi pubblici funzionino bene e in orario, che il servizio sanitario pubblico sia all’altezza dei tempi, ma soprattutto si chiede come impiegare il tempo libero.
Non sono più attraenti le sagre da strapaese che, il più delle volte, si rivolgono ai residenti. Hanno fatto il loro tempo incantatori di serpenti, maghi e figuranti nei costumi del tempo.
È compatibile, ad esempio, che per raggiungere il castello di Arechi bisogna affidarsi al caso?
Lo stesso discorso vale per la zona archeologica di Fratte.
Primaria è la sicurezza anche quando il turista si inoltra nei vicoli del centro storico.
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La balneazione è un altro punto dolente della politica turistica. Infatti ci sono delle spiagge libere…ma affidate al caso e non attrezzate come per legge.
Non è raro il caso di trovarsi di fronte un “bagnino per caso”
che affitta sedie, ombrelloni e vende, abusivamente e senza alcun controllo sanitario, piatti freddi, panini imbottiti ed altra mercanzia del genere. Uno “specchio“ delle spiagge libere che provocano malcontento e critiche più che giuste e che sono in antitesi con la politica turistica. Infine, a Salerno, seconda città della Campania, a vocazione turistica, al centro città non esiste un ufficio informazioni turistiche. Per avere notizie in merito bisogna recarsi in piazza ferrovia!
Lo stesso discorso vale per un ufficio-cambi! Periodicamente abbiamo evidenziato queste due carenze strutturali e la nostra è stata una voce nel deserto.
È vero che il miglior sordo è quello che non vuol sentire.
Enzo Todaro