«C’è stato interesse di alcuni imprenditori che per privacy non cito. Ribadisco, invece, che nei prossimi giorni incontrerò solo il dottor Iervolino per un piano industriale triennale e non per vendere la Salernitana.
Penso che il patron tornerà allo stadio nei prossimi tempi, in base ai propri impegni in agenda. Non è disinteressato, anzi mette dedizione e osserva non solo i risultati del campo ma anche l’aspetto gestionale del club».
E’ questo uno dei passaggi salienti dell’intervista che Maurizio Milan, amministratore delegato della Salernitana, ha rilasciato al quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola.
«Tutti i club italiani sono oggetto di richiesta di informazioni. Abbiamo approcciato in estate con un interlocutore (Brera Holdings, nda). È stato un processo che poi abbiamo bloccato noi.
Ci è servito, però, per capire il valore del club. Questo processo ha attirato curiosità di molti soggetti finanziari e imprenditoriali.
Se nei prossimi tempi ci saranno terzi interessati e questa proposta porterà valore al club anche attraverso un ingresso, noi dialogheremo. Ma oggi – ha detto ancora Milan – non c’è vendita. Non associamo l’immagine del cartello vendesi sulla porta del club, come se fosse in dismissione.
Se questa fosse stata la volontà, sarebbero stati usati altri strumenti finanziari a luglio anziché 15 milioni di investimento da parte della proprietà uniti a 25 milioni di paracadute, utilizzati e non intascati. Non sarebbero stati sostenuti stipendi per 19.7 milioni».
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