La reliquia fu donata nel 2018 all’associazione di De Martino, dal Reverendo Monsignor Sławomir Oder, postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di Karol Wojtyła al fine di «consentire a malati, familiari e operatori sanitari di riunirsi in preghiera, per ottenere aiuto e sostegno in questo luogo di quotidiana e intensa sofferenza». Questo quanto specificato dal Reverendo Oder in un documento che ha accompagnato il dono destinato all’associazione.
«Siamo profondamente grati e commossi per aver potuto realizzare, finalmente, una missione affidataci nel lontano 2018 – spiega De Martino- e siamo onorati di averla potuta esporre, per la prima volta, proprio questa mattina durante la messa dell’arcivescovo Bellandi. La reliquia resterà a disposizione di chiunque abbia la necessità di trovare conforto nella preghiera. Sarà sufficiente mettersi in contatto con l’associazione. E’ stato un lungo cammino che abbiamo condotto fianco a fianco con amiche e amici preziosi.
Ringraziamo infatti Pasquale Capone e Carla Antonelli, con le loro rispettive famiglie; Francesco Brenca, per aver donato la teca del reliquario; il maestro Giuseppe Carabetta per aver dipinto e donato l’immagine di Giovanni Paolo II; il maestro Maurizio Gallo, per aver donato il reliquario in rame. Menzione particolare va alla docente e artista Diana Naponiello che ci ha seguiti passo dopo passo in questi mesi, dapprima con il restyling della facciata e poi degli interni della Cappella.
A tal proposito, un sentito grazie a Daniel Borrelli della ditta Colin Srl di Agropoli che ha messo a disposizione un carrello elevatoio affinché si potesse rimuovere la ruggine dalla facciata e alla ditta di tappezzeria di Teresa Ricciardi».