Sepe e soci, che potranno contare sul sostegno di oltre 600 cuori granata pronti a sbarcare anche in Sicilia, sono chiamati ad affrontare un banco di prova importante. La Salernitana riparte dai 207 minuti di imbattibilità, che è riuscita ad assicurare al suo portiere, interpretando la fase difensiva con attenzione contro Reggiana e Catanzaro (due squadre che non hanno un grandissimo potenziale offensivo).
Allo stesso tempo, i granata si sono inceppati, non riuscendo a segnare nelle ultime due uscite: le ultime due reti dei campani (nel primo tempo di Udine in Coppa Italia e in pieno recupero in campionato nella partita persa col Pisa all’Arechi) portano entrambe la firma di Simy. Non è un caso, quindi, che Martusciello, dopo averlo “trascurato” contro i calabresi, stia pensando proprio al centravanti nigeriano per la gara di Palermo.
Da solo o con vicino un’altra punta di ruolo? E’ questo il dubbio, ad oggi, a cui il tecnico ischitano sta facendo i conti. La Salernitana può permettersi di giocare con il fantasista e due attaccanti? Avrebbe equilibrio? O è meglio andare avanti col solito spartito per assicurare almeno la tenuta difensiva faticosamente trovata? In questo caso, con Braaf e Dalmonte in dubbio, chi potrebbe giocare a sinistra nel tridente?
Di sicuro non saranno della partita gli infortunati Tongya, Reine-Adelaide e Sfait. In compenso, Martusciello ritrova Kallon ed è molto probabile che l’ex Genoa e Verona possa essere gettato nella mischia. La difesa sarà confermata in blocco. In mediana l’unico ballottaggio in atto è quello tra Tello e Soriano, uno giocherà dall’inizio, l’altro subentrerà a gara in corso.