L’esposizione, promossa dalla Provincia di Salerno, intende focalizzare l’attenzione sul significato del nomadismo culturale del poeta di Recanati e delineare il quadro più ampio entro cui si colloca la sua esperienza biografica. Curata dall’architetto Fasanaro, noto in campo nazionale per i suoi studi sui testi dei Papiri dell’apostolo Matteo, su papa san Gregorio VII e su molti altri temi della cultura e della storia medioevale in Europa, sarà visitabile dal 5 ottobre al 10 novembre 2024.
“La mostra – dichiara Francesco Morra – è un’occasione unica e preziosa per riscoprire uno dei principali poeti e intellettuali italiani, attraverso materiali inediti e un percorso, accuratamente studiato, che consentirà ad appassionati e semplici curiosi, di approcciarsi a Giacomo Leopardi con uno sguardo completamente diverso.
Per questo che la Provincia di Salerno è orgogliosa di ospitarla in uno dei suoi spazi più suggestivi, la pinacoteca di via Mercanti, che fungerà da degna cornice a un lavoro che si presta a valicare i confini cittadini e ad essere esportato anche in altre location del nostro Paese. Leopardi è noto per essere il poeta dell’Infinito, dello Zibaldone, delle Operette morali, solo per citare alcune delle sue opere più famose.
Ma è molto di più di quello che abbiamo letto sui libri di testo e obiettivo di questa esposizione è proprio quello di consegnare un quadro il più esaustivo possibile di un uomo che ha lasciato un segno profondissimo nella letteratura italiana influenzando le generazioni successive”.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
L’iniziativa offre l’occasione per promuovere e valorizzare un importante corpus di documenti reperiti sul mercato internazionale librario dal curatore della mostra, con l’esposizione di edizioni originali a stampa di opere del poeta recanatese e della saggistica più autorevole uscita nell’arco di due secoli.
L’esposizione salernitana dà modo di seguire l’intero percorso del poeta secondo un ordine principalmente cronologico, partendo da Recanati, per poi toccare Roma, Milano, Bologna, Pisa, Firenze e Napoli, città di importanti incontri nonché luoghi d’ispirazione della sua produzione letteraria. Il percorso espositivo è una biografia dell’anima che emoziona perché ambientata in un contesto unico: le stanze di una residenza nobiliare della famiglia Pinto, oggi adibite a Pinacoteca storico-artistica della Provincia di Salerno.
L’esposizione comprende circa 90 pannelli con la presentazione di importanti reperti originali tra cui lettere inedite di Paolina Leopardi, del cugino letterato Francesco Cassi, dell’editore Antonio Fortunato Stella, Pietro Giordani, Giovan Pietro Vieusseux, Francesca Targioni Tozzetti detta Fanny, Antonio Ranieri ed altri nonché di un ricco apparato iconografico costituito da dipinti e da stampe che ritraggono luoghi, personaggi e momenti dell’Italia preunitaria dell’ottocento.
Una sezione della mostra è dedicata a illustrare il legame di Leopardi con gli intellettuali stranieri del tempo: Johann Wolfgang Goethe, Madame de Staël, François-Auguste-René Chateaubriand, George Gordon Noel Byron, Alfred Louis Charles de Musset e Charles-Augustin Sainte- Beuve, Charlotte Bonaparte, Gabriel Rudolf Ludwig von Sinner ed altri. Reperto forse unico tra i ritratti esistenti è la maschera funebre in gesso dipinto di inizi novecento che rende visibile come per incanto il vero volto del Poeta dell’Infinito.
Una vera e propria riscoperta del patrimonio leopardiano e un’occasione unica da non perdere che si renderà visibile dal prossimo ottobre 2024 alla città di Salerno.