Il nuovo contratto introduce numerose novità che interessano i circa 25.000 lavoratori del settore agricolo e florovivaistico della provincia, con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni lavorative e di tutela. Tra i principali cambiamenti, spicca l’importante riconoscimento da parte dell’Ebat, che coprirà il 50% dei primi tre giorni di carenza per malattia, un significativo passo avanti per chi si trova a dover affrontare periodi di malattia.
Inoltre, è stato previsto un incremento del 10% delle ferie solidali, a carico del datore di lavoro, e sono stati introdotti permessi specifici per i lavoratori immigrati che devono sostenere gli esami di lingua italiana, rispondendo a un’esigenza concreta di inclusione e integrazione.
Anche dal punto di vista delle professionalità, il contratto è stato aggiornato, con nuove figure professionali individuate, in particolare per il settore agrituristico, un comparto in forte crescita. Un’altra innovazione riguarda il diritto alla riassunzione, che ora terrà conto non solo delle giornate effettivamente lavorate, ma anche dei periodi di malattia e infortunio, riconoscendo così il diritto dei lavoratori a una maggiore continuità occupazionale.
Sul fronte economico, il contratto prevede un aumento del 30% dell’indennità di trasporto e un incremento complessivo delle retribuzioni pari al 6%, per garantire un adeguamento salariale che rifletta l’importante contributo dei lavoratori al settore agricolo della provincia.
I segretari generali delle organizzazioni sindacali esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto. Michele Alessio, segretario generale della Fai Cisl Salerno, ha affermato: “Questo rinnovo è un segnale importante di attenzione verso i lavoratori agricoli, un passo avanti che ci consente di offrire loro maggiori tutele e una retribuzione più equa”.
Soddisfatta anche Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl Salerno: “Il nuovo contratto segna un passo avanti significativo per i diritti dei lavoratori agricoli e florovivaisti della provincia di Salerno, grazie all’impegno congiunto delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali, che hanno saputo trovare un punto di incontro per il miglioramento delle condizioni lavorative ed economiche del settore”.
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