Autostrada A2, svincolo Eboli. Codacons: “Tutto tace ancora dopo incidente Valiante-Fezza, diffida ad Anas”
Eravamo in attesa di una qualsiasi novità relativa all’A2 Mediterraneo, svincolo Eboli, dove purtroppo hanno perso la vita i coniugi Mario Valiante e Wilma Fezza il 18 luglio u.s. Evidentemente 1’ANAS, competente di quel tratto autostradale, pensa che sia stata una fatalità, un destino avverso, quindi degno di non curanza. Noi non la pensiamo così: Infatti quel tratto di strada è di competenza dell’ ANAS, la quale è stata incaricata della progettazione, fino alla costruzione e alla successiva manutenzione ordinaria e straordinaria, della gestione della viabilità e della sicurezza stradale lungo l’intera rete di strade statali e autostrade in gestione diretta ed in coordinamento con gli altri enti coinvolti. È altrettanto noto che, ai sensi dell’art. 2051 del codice civile, la società in indirizzo ha un vero e proprio obbligo di custodia della strada al fine di garantire la sicurezza pubblica, come pure ha ricordato la Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 15513 del 4 giugno 2024. Ebbene su quella strada, consigliata dall’ANAS per il Cilento, cioè per Palinuro e Camerota, che vedono decine di migliaia di vacanzieri ogni anno, dal 18 luglio non è cambiato nulla, il consiglio è ancora lo stesso!! Alla scrivente associazione sono giunte segnalazioni da parte degli utenti che lamentano tale situazione critica soprattutto a seguito dell’incidente mortale succitato. Per tale motivo, prima di procedere con un formale esposto, il CODACONS, in virtù dei propri scopi statutari, intende chiedere delucidazioni alla società in indirizzo su come intenda risolvere tale questione di pubblica sicurezza e se abbia già intrapreso delle azioni sul punto. Ma sicuramente non appare sufficiente che l’ANAS consigli agli automobilisti di “uscire ad Eboli” per raggiungere il Cilento anziché intervenire concretamente effettuando degli interventi su quel tratto. Sul punto occorre rammentare che condotte di non curanza da parte del soggetto incaricato della gestione dell’autostrada tali da minare la pubblica incolumità appaiono assumibili nella fattispecie p.e.p. dall’art. 432 c.p., rubricato appunto “Attentati alla sicurezza dei trasporti”. Il CODACONS, che si è da sempre battuto per la sicurezza stradale, assumendo iniziative a tutela dei diritti degli utenti che fruiscono correntemente sia delle strade urbane che di quelle extraurbane, pertanto ha invitato e diffidato la Anas S.p.a., in persona del legale rappresentante a voler adottare gli opportuni urgenti provvedimenti di azioni volti a risolvere la problematica descritta sopra e a darcene idonee delucidazioni e aggiornamenti. In difetto di adempimento a quanto richiesto nel termine di giorni 10 dalla presente, il Codacons adirà le competenti Autorità amministrative per l’adempimento e penali per la tutela delle persone offese e della pubblica incolumità.
Commenta