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Concluso l’interrogato di garanzia: Franco Alfieri risponde a tutte le domande

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Il faccia a faccia con i magistrati è cominciato poco dopo le 10,30, nel carcere di Fuorni, dove Franco Alfieri è rinchiuso da giovedì scorso dopo il suo arresto. È durato oltre un’ora e mezza durante il quale il sindaco di Capaccio-Paestum e presidente della Provincia di Salerno, sospeso per ora dalle sue cariche dal prefetto, ha risposto alle prime domande dei magistrati.

Si è difeso Alfieri, anche argomentando sui fatti contestati dal giudice per le indagini preliminari e dai pubblici ministeri. Difeso dagli avvocati Domenicantonio D’Alessandro e Agostino De Caro, l’ex capo segreteria del Governatore De Luca, ha respinto ogni accusa in merito alla gara per la pubblica illuminazione nel Comune cilentano che secondo gli inquirenti sarebbe stata decisa a tavolino.

La scorsa settimana, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali nei confronti suoi e di altri cinque indagati cui risultano contestati a vario titolo i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. L’unico che è stato rinchiuso nel carcere di Fuorni è stato proprio Alfieri.

LE PAROLE DEL LEGALE RILASCIATE ALL’ANSA

“Il presidente – ha spiegato all’ANSA, l’avvocato Domenicantonio D’Alessandro – è sicuramente provato perché il carcere fa danni a tutti e non è un habitat piacevole dove stare, ma non si abbatte. E’ un uomo molto forte. Ha, peraltro, avuto tante testimonianze di stima e amicizia, molte delle quali giunte proprio tramite me che mi sono fatto portavoce. E lui è rimasto molto contento di queste manifestazioni di vicinanza e solidarietà. Questa mattina, Alfieri ha risposto a tutte le domande, si è difeso, argomentando a quanto contestatogli. Su sollecitazione del giudice e del pm, che era presente, ha chiarito la sua posizione.

Al momento – ha sottolineato l’avvocato D’Alessandro – fanno fede solo le parole di Alfieri. Abbiamo avuto pochissimi giorni per presentare le prove utili a suffragare quanto dichiarato dal nostro assistito. Nel frattempo che esibiremo le prove, vediamo se con l’interrogatorio abbiamo generato qualche dubbio nel giudice tale da far valutare una diversa misura cautelativa. Bisognerà vedere se ci sarà una mitigazione della misura in base anche alla sensibilità del giudice dopo l’interrogatorio di Alfieri”.

 

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