Estate 2024, ristorazione turistica sempre più strategica

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In base a un’analisi che la Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – ha realizzato in occasione della Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre), ammonta a 11,7 miliardi di euro la spesa destinata alla ristorazione dei turisti che hanno visitato l’Italia durante il trimestre estivo (giugno-agosto) 2024, a fronte di una spesa complessiva di 62 miliardi. Il dato evidenzia come il settore costituisca un componente fondamentale dell’offerta turistica nostrana, rappresentando uno dei principali motivi di scelta per milioni di visitatori, italiani e stranieri.

Con una crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente, l’estate da poco conclusasi ha visto circa 215 milioni di presenze turistiche in Italia trainata soprattutto dall’afflusso di visitatori stranieri (+4% sul 2023) che ha compensa\to il leggero calo dei flussi domestici. Il turismo internazionale è dunque ritenuto, specialmente dagli imprenditori della ristorazione, un volano di sviluppo anche per i prossimi anni.

I turisti, ancor più quelli stranieri, apprezzano il nostro Paese non solo per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, ma pure per la qualità e la varietà della sua offerta enogastronomica. L’esperienza culinaria italiana, fatta di autenticità, tradizione e qualità, è capace di trasformare ogni soggiorno in una occasione di scoperta e valorizzazione del territorio.

Da un sondaggio condotto dall’Osservatorio Ristorazione sui clienti di circa 2.400 attività operanti sull’intero territorio nazionale, è emerso che il 38,3% dei turisti in Italia scopre e sceglie i ristoranti online, affidandosi nel 23,7% dei casi alle piattaforme dotate di recensioni come Google (17%), in assoluto lo strumento più utilizzato, o TripAdvisor (6,7%%) e nel 14,5% ai social media.

È il passaparola a guidare il processo di scelta alimentato da chi ha già visitato la località o dal personale di hotel e B&B, protagonista del 50,7% delle sedute a tavola, mentre l’11% decide dove mangiare passando davanti al locale.

Tutto ciò ha indotto il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani, a dichiarare: “È arrivato il momento che anche alle imprese della ristorazione sia riconosciuto lo status di impresa turistica, non solo per favorirne l’ammodernamento utilizzando le risorse messe a disposizione del comparto, ma anche per dare maggiore impulso alla qualità complessiva della nostra offerta turistica, investendo cioè sulle sue eccellenze”.

di Tony Ardito

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