Con una crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente, l’estate da poco conclusasi ha visto circa 215 milioni di presenze turistiche in Italia trainata soprattutto dall’afflusso di visitatori stranieri (+4% sul 2023) che ha compensa\to il leggero calo dei flussi domestici. Il turismo internazionale è dunque ritenuto, specialmente dagli imprenditori della ristorazione, un volano di sviluppo anche per i prossimi anni.
I turisti, ancor più quelli stranieri, apprezzano il nostro Paese non solo per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, ma pure per la qualità e la varietà della sua offerta enogastronomica. L’esperienza culinaria italiana, fatta di autenticità, tradizione e qualità, è capace di trasformare ogni soggiorno in una occasione di scoperta e valorizzazione del territorio.
Da un sondaggio condotto dall’Osservatorio Ristorazione sui clienti di circa 2.400 attività operanti sull’intero territorio nazionale, è emerso che il 38,3% dei turisti in Italia scopre e sceglie i ristoranti online, affidandosi nel 23,7% dei casi alle piattaforme dotate di recensioni come Google (17%), in assoluto lo strumento più utilizzato, o TripAdvisor (6,7%%) e nel 14,5% ai social media.
È il passaparola a guidare il processo di scelta alimentato da chi ha già visitato la località o dal personale di hotel e B&B, protagonista del 50,7% delle sedute a tavola, mentre l’11% decide dove mangiare passando davanti al locale.
Tutto ciò ha indotto il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani, a dichiarare: “È arrivato il momento che anche alle imprese della ristorazione sia riconosciuto lo status di impresa turistica, non solo per favorirne l’ammodernamento utilizzando le risorse messe a disposizione del comparto, ma anche per dare maggiore impulso alla qualità complessiva della nostra offerta turistica, investendo cioè sulle sue eccellenze”.
di Tony Ardito