Un crash festivo? Un hackeraggio con furto come già è avvenuto in altre due circostanze? Con la esfoliazione di migliaia di dati sensibili degli studenti e della stessa Unisa?
Quel che è certo – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – è che il sito è rimasto bloccato per l’intera giornata e non è stato possibile accedere a fonti accademiche che spiegassero il blocco ed eventualmente confermassero il nuovo, clamoroso furto dei dati dopo l’hackeraggio avvenuto in un ateneo italiano che ha beneficiato di fondi Pnnr e vanta una fondazione Serics Cyber con un sito che non funziona e finora ha fatto contare la spesa di cinque miliardi e due convenzioni, Cineca Bologna e Oracle.
Ieri tre righi appena che pubblichiamo nella foto. Secchi, netti: il sito non è sicuro perché è stato utilizzato un certificato falso.
E’ la procedura tipica di chi vuole carpire informazioni sensibili. In altre parole, qualcuno ha preso ieri mattina il controllo del sistema informatico dell’università di Salerno. La notizia è secca, senza smentite, finora.