Ora sono gli organi di Polizia che vogliono fare luce su quanto accaduto domenica allo stadio Renzo Barbera di Palermo. Non potrebbe essere diversamente considerato l’elevato rischio che hanno corso i tifosi della Salernitana, oggetto di un lancio di alcune bombe carta da altri settori. Probabile che anche la Procura Federale faccia il suo percorso perché non è possibile mettere a repentaglio in questo modo l’incolumità delle persone all’interno di uno stadio. Tra i tifosi della Salernitana c’erano anche donne e bambini. Il Centro di Coordinamento Salernitana Clubs dice che “solo per miracolo nessuno ha riportato conseguenze fisiche” e chiede alla società granata di “intervenire in modo forte e puntuale a tutela dell’incolumità degli stessi appassionati di Salerno, presenti sempre in massa in ogni stadio d’Italia”. Ecco la testimonianza di Massimo Falci, vicepresidente del Ccsc, presente domenica a Palermo.
“Un primo candelotto ha fatto saltare in aria un sediolino” dice Massimo Falci. “Un secondo candelotto, invece, ha frantumato un altro sediolino e le schegge si sono propagate dappertutto. Una di queste ha sfiorato l’occhio di un mio amico, veramente si è sfiorata la tragedia”.
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