Hanno diritto alle fonti di informazione solo due figure: il giornalista professionista e il pubblicista regolarmente tesserati dall’Ordine nazionale dei Giornalisti. Tutti gli altri soggetti esercitano abusivamente l’attività di giornalista che è considerato un reato penale. Naturalmente, chi chiede notizie ai vertici istituzionali, ai politici o partecipa alle conferenze stampa, dovrebbe preventivamente esibire il tesserino dell’Ordine professionale.
Chi ne è privo esercita abusivamente la professione di giornalista. E’ bene precisare infine che non è previsto dall’ordinamento professionale il “praticante pubblicista“. Chi accetta tale figura incorre nel reato di favoreggiamento.
Il giornalista che “sa tutto e può scrivere di tutto“ non esiste! Forse, nel prossimo futuro, ci sarà il “giornalista esperto in tutto“.
Per evitare la prostituzione dell’informazione è bene chiedere sempre l’esibizione del tesserino rilasciato dall’Ordine nazionale di categoria.
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“Io so tutto” che presiede una delicata commissione regionale soffre di presenzialismo. Interviene dappertutto con i suoi interventi quasi sempre fuori posto. Il nostro si accontenta di leggere sulla locandina o nel comunicato stampa, il proprio nome che vale “il contributo” da non confondere con il patrocinio. Tanto c’è pantalone che paga!
di Enzo Todaro
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