Rischi idrogeologici e i rimedi, Peretti: “Servono misure giuste per conservare sicurezza e bellezza del paesaggio”

Stampa
In questi giorni alcune regioni italiane sono state interessate da eventi meteorologici di elevata intensità che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, l’isolamento di alcune località e l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni e provocando la perdita di vite umane.

Per poter garantire la sicurezza del territorio, e conseguentemente la bellezza del paesaggio, serve predisporre specifici finanziamenti per piani di sicurezza per prevenzione e manutenzione, in modo tale da consentire ai fattori ambientali di fondersi con quelli umani.
Fra le principali cause del dissesto idrogeologico c’è sicuramente l’azione dell’uomo che attraverso la deforestazione e la conseguente cementificazione del territorio ne decreta uno stato che sicuramente non fa bene alla bellezza e all’armonia dei luoghi.

Per prendersi cura in modo efficace di un territorio è necessario investire in risorse economiche adeguate, ma anche in una cultura incentrata sulla sostenibilità e la gestione ottimale del suolo.
Sull’argomento interviene il professore Vincenzo Peretti della Federico II che spiega: “Le soluzioni più efficaci per ridurre il dissesto idrogeologico ci sono. Oltre alla riforestazione delle aree boschive, è importante il controllo dello sviluppo urbano nel rispetto del ciclo idrogeologico, la gestione dei terrazzamenti, la pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua e il contrasto dell’abusivismo edilizio”.

Territori fragili di enorme bellezza non possono essere lasciati a soluzioni individuali, bisogna assicurare che ognuno faccia, bene, la sua parte: “Ecco perché -prosegue- non basta parlare di misure di sostegno all’agricoltura eroica. Occorre ampliare questa idea, entrare in nuova dimensione, quella di “custode”, anche della proprietà privata, che spesso viene abbandonata. Dove non esistendo attività agricola, specialmente in aree tutelate e fragili, il prezzo della cura non può essere tutto a carico del proprietario. Importante è infatti proseguire la “cura” nel tempo per evitare che fermandosi cessi anche la bellezza con la conseguente comparsa del degrado del suolo e del territorio. Sarebbe poi inutile cercare le responsabilità dopo le terribili frane.

“L’Europa -conclude- ci viene incontro, prevenire il dissesto e tutelare il territorio e la bellezza, magari semplicemente considerando i proprietari, quando non impegnati in attività agricole, come custodi e sentinelle di quegli ambienti rari. Meglio se finanziando, con apposite misure, non servono grosse cifre di denaro, i loro costi di intervento e prevenzione, adeguate al livello di fragilità di ogni zona”.

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.