Le province più “distratte” sono quelle di Napoli, Salerno ed Avellino. Nel dettaglio, sono gli uomini campani a danneggiare maggiormente i propri telefonini rispetto alle donne (52,1% contro il 46,2%). L’età media degli utenti meno accorti e che si sono rivolti a un centro di riparazione per smartphone è quella compresa nella fascia dai 35 ai 44 anni (21,1%), seguita da quella tra i 18 e 24 anni (19,6%).
Di contro, le persone con più di 65 anni di età si attestano come le più zelanti con “solo” il 9,2% di richieste di assistenza. Le cause per cui i campani si sono rivolti ai centri di assistenza per sistemare i propri telefonini sono dovute a “cadute accidentali” (26,2%), “familiari/amici/bambini” (19%), “surriscaldamento” (15%) e “utilizzo in acqua” (11,9%). Nel 34% dei casi, i danneggiamenti sono avvenuti in aree aperte, durante escursioni o in palestra; nel 17% dei casi sono avvenute in casa, mentre nel 14% sui mezzi di trasporto. Per quanto riguarda la tipologia di danni, oltre il 34% delle riparazioni è stato richiesto per sistemare lo schermo del telefono, seguite dal 32% per danneggiamenti alla batteria. L’orario della giornata in cui i calabresi hanno danneggiato maggiormente i propri smartphone è quello compreso nella fascia 9/12 (27%), seguito dalla fascia oraria 12/15 con quasi il 20% dei danneggiamenti. Il giorno “nero” per i telefonini campani in vacanza è stato il lunedì (19% di richieste di intervento) seguito dal martedì (16%).