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Terzo mandato, Popolari e moderati: “Su De luca si pronuncino elettori e coalizione”

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C’era una volta la politica» è il titolo del libro scritto da Pier Ferdinando Casini, ma potrebbe benissimo essere la sintesi di quanto avviene oggi.

L’autore, un politico di lungo corso, profondo conoscitore dei Partiti e delle Istituzioni, lamenta l’assenza della politica, l’improvvisazione, il dilettantismo, la mancanza delle competenze, della professionalità, la distanza dai territori, ma soprattutto della passione di cui si nutre appunto la politica. Ebbene, se lo dice Casini che occorre un ritorno alla politica, bisogna credergli.

Se si volesse dare una rappresentazione plastica al suo pensiero, sarebbe sufficiente fotografare la querelle di questi giorni tra il Partito democratico e il Presidente Vincenzo De Luca“.

E’ quanto scrivono – in una lettera pubblicata dal quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola –  Aniello Salzano, Giuseppe Zitarosa e Barbara Figliolia, rispettivamente, coordinatore Popolari e Moderati a Salerno; capogruppo consiliare nel Comune capoluogo; presidente della Commissione Politiche sociali sempre al Comune di Salerno.

Sia ben chiaro, non è nostro costume – continuano gli autori della missiva –  mettere il naso nelle vicende interne di un altro Partito, ma il braccio di ferro tra le regole del PD e le intenzioni di De Luca stavolta, però, riguarda anche noi.

Non solo gli iscritti del PD, ma anche gli altri partiti della coalizione e, direi, gli stessi cittadini campani. È in gioco, infatti, il futuro della Campania! È mai pensabile, quindi, che il PD possa decidere di scrivere la parola fine ad una esperienza di governo regionale, di opporsi ad un nuovo mandato all’uscente senza interpellare gli altri membri della coalizione, senza prendere poi in considerazione le opinioni dei cittadini che lo hanno eletto con il 70% dei consensi?

Le decisioni e la scelta, i suggerimenti ed i consigli, possono mai competere a chi non vive la Campania e i suoi problemi, ossia ai Commissari Misiani e Camusso, bergamasco il primo, milanese la seconda? Le sorti e il futuro della nostra Regione si decidano qui e non nelle sedi romane!

Vincenzo De Luca, come tutti noi, avrà sicuramente tanti difetti, ma il pregio di essere un amministratore capace, caparbio e concreto, gli va senz’altro riconosciuto. Moltissime volte, nel corso di tantissimi anni di vita politica, le nostre strade si sono intrecciate, spesso abbiamo duramente polemizzato da fronti contrapposti e siamo stati in disaccordo, altre volte abbiamo mediato ricercando le soluzioni migliori per il bene di un progetto amministrativo. Insomma abbiamo tentato di far vincere la politica e gli interessi della comunità, mai i nostri.

Riteniamo che il Presidente De Luca abbia ampiamente dimostrato di essere un amministratore instancabile, di aver posto le premesse per il prosieguo di una governance regionale che lascia ben sperare. Perché dunque interrompere qualcosa che sta funzionando? Può mai essere per risentimenti e per rancore personali?

Se così fosse avrebbe ragione il Presidente Casini a dire che “lei”, la politica, è passata a miglior vita! A ripeterci e ad esclamare: C’era una volta la politica!”.

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