Tutti sono indagati, a vario titolo, per turbata libertà degli incanti in concorso e per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Lo scrive l’ANSA.
Gli appalti finiti nel mirino degli inquirenti della Procura e della Guardia di Finanza di Salerno sono quelli concernenti la realizzazione dell’opera viaria (superstrada) Fondovalle Calore, per oltre 32 milioni di euro, destinata a mettere in collegamento diversi centri urbani tra cui figura anche il comune di Capaccio-Paestum; per la realizzazione della strada denominata “Aversana” (per una somma iniziale di oltre 19 milioni di euro via via aumentata in maniera consistente) e per la realizzazione del cosiddetto “Sottopasso” a Ogliastro Cilento (Salerno).
Secondo quanto si è appreso sarebbe un approfondimento d’indagine scaturito dall’inchiesta sugli appalti al comune di Capaccio-Paestum sfociata nelle scorse settimane in sei misure cautelari una delle quali a carico del sindaco di Capaccio e presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, dopo i fatti sospeso da entrambe le cariche.
La realizzazione della Fondovalle Calore, della strada “Aversana” e di un sottopasso: sono tre le grandi opere stradali nel Cilento al centro dell’inchiesta della procura di Salerno che ha portato oggi a mettere sotto inchiesta sei persone, tra cui il consigliere regionale della lista ‘De Luca Presidente’ Luca Cascone. Le accuse nei confronti dei sei indagati si intrecciano con l’inchiesta che ha portato nei giorni scorsi all’arresto del presidente della Provincia di Salerno, nonché sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri, ritenuto dai pm uno dei protagonisti principali nella distribuzione degli appalti. Si parte dal progetto della Fondovalle Calore, che prevede la realizzazione di una superstrada che dovrebbe attraversare il Parco Nazionale del Cilento, connettendo l’area rurale della Valle del Sele ai principali centri della Provincia di Salerno.
L’opera nasce in attuazione di un accordo tra la Provincia di Salerno quale ente attuatore, Regione Campania e ACaMIR (Agenzia Campana Mobilitd, Infrastrutture e Reti) quale stazione appaltante. Si tratta di un intervento finanziato per 42 milioni di euro, che tuttavia non accenna ad essere completato. Il 27 dicembre 2022 è stato pubblicato il bando relativo alla procedura aperta, sopra soglia comunitaria, per l’affidamento congiunto, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con un importo a base di gara pari a circa 32 milioni di euro.
Secondo l’accusa vi sarebbero elementi tali da ritenere che, per la realizzazione del primo lotto, i lavori saranno subappaltati alla Co.ge.a. Impresit di Nicola Aulisio, impresa coonsiderata vicina al sindaco di Capaccio Franco Alfieri. Per ciò che, invece, attiene al progetto relativo alla strada “Aversana”, si tratta di un ampliamento ed adeguamento del manto stradale già esistente, finalizzato a consentive un rapido collegamento tra le città di Salerno ed Eboli con i comuni della parte settentrionale del Cilento.
I lavori per la realizzazione dell’opera sono iniziati nel 2006 e il progetto iniziale prevedeva l’affidamento di 3 lotti. Per la realizzazione dei lavori, (dei quali la Provincia di Salerno risulta essere committente), sono stati originariamente stanziati oltre 19 milioni, somma poi di gran lunga incrementata. Ad oggi risulta bandita ed affidata soltanto una procedura, concernente l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria del 1° lotto.
Anche il progetto relativo a questa arteria, secondo i pm, sarebbe un argomento particolarmente caro a Franco Alfieri, il quale – stando all’accusa – si sarebbe adoperato per pilotare l’iter amministrativo di questa commessa pubblica al fine di ottenere un tornaconto di natura personale. Dagli atti emerge che ad occuparsi del progetto relativo all’Aversana, e dei dettagli tecnici ed economici dell’intervento, siano Franco Alfieri e alcuni dei soggetti indagati, tra cui il consigliere regionale Cascone. Per gli inquirenti nessuno dei soggetti coinvolti sembrerebbe avere alcun titolo per occuparsi di tale commessa pubblica. Infine la gara del cosiddetto “Sottopasso” aggiudicata dalla Co.GeA. Impresit.
In questo caso gli inquirenti evidenziano il ruolo svolto dall’ingegner Federica Turi, responsabile dell’Area Po-manutenzione del Comune di Capaccio-Paestum. Secondo gli inquirenti la funzionaria comunale gestirebbe in nome e per conto di Alfieri il settore dei lavori pubblici, interloquendo direttamente con le imprese che partecipano alle procedure di affidamento e imponendo alle stesse imprese i ribassi da praticare per aggiudicarsi i lavori.
fonte ANSA