Nei mesi scorsi l’associazione aveva inviato a 40 Comuni italiani una istanza di accesso volta ed estrarre copia di tutti gli atti e/o documenti relativi alle procedure di affidamento e attuazione dei progetti finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Dai documenti ricevuti dalle amministrazioni comunali, tuttavia, sembrerebbe esservi un’erronea gestione di tali
fondi e ritardi nell’attuazione dei progetti, nonché sviamento dalle finalità dei progetti che avrebbero
dovuto realizzare gli enti assegnatari dei fondi.
In particolare, non hanno fornito la documentazione richiesta i Comuni di: Ladispoli, San Giorgio a Cremano, Olbia, Torre Annunziata, Lamezia Terme e Marano di Napoli.
Risulterebbero, invece, irregolarità nella gestione dei fondi per i seguenti Comuni: Barcellona Pozzo di Gotto, Battipaglia, Civitavecchia, Cremona, Crotone, Lecco, Monterotondo, Oristano, Pordenone, Riccione, Sciacca, Viareggio, Acireale, Agrigento, Cosenza, Manfredonia, Velletri, Fondi.
Il Codacons ha dunque chiesto alla Corte dei Conti, all’Anac e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di predisporre tutti i controlli necessari per accertare eventuali irregolarità nell’uso dei fondi pubblici legati al Pnrr da parte delle amministrazioni locali, e sanzionare qualsiasi illecito a danno della collettività.