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Le stanze dell’arte un format artistico che conferma la validità dell’intuizione

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La mostra si svolge nelle eleganti stanze storiche di Palazzo Fruscione e sta attirando anche questa volta un pubblico variegato e numeroso, affascinato dall’originalità della proposta e delle opere esposte.

L’idea innovativa di Olga Marciano, che unisce tradizione e modernità in un contesto artistico unico, ha riscosso un notevole successo confermando i risultati già ottenuti nelle scorse edizioni. La particolarità dell’evento voluto dall’artista Marciano nasce dall’idea di far dialogare gli artisti con le loro opere, attraverso una “collettiva di mostre personali”.

Dopo anni di sacrifici la stessa Marciano decide di lasciare la Biennale per destinare ad altro le sue energie. Questo il pensiero della pittrice: «Ho deciso di dedicarmi ad altri progetti. È giunto il momento di dare una sterzata importante alla mia vita artistica pensando ad altre forme di ‘fusioni artistiche’. Devo confessare, tra l’altro che avevo deciso da tempo di lasciare andare una creatura che avevo visto nascere. E così, dopo la lunga esperienza come curatrice della Biennale d’arte contemporanea di Salerno, mi sento onorata di percorrere questo entusiasmante e bellissimo viaggio nella duplice veste di curatrice e di artista.

E la consapevolezza di voler affrontare un tale ambizioso progetto, con passione e determinazione, mi ha condotto a perseverare e ad affermare, ancora una volta, di poter credere nella forza della cultura per un futuro migliore. Un curatore, quando sceglie o – come in questo caso – condivide i contenuti della propria mostra, intraprende un viaggio pieno di cambiamenti, il cui racconto viene fortemente influenzato dalla percezione ed interpretazione che ne daranno i visitatori, gli addetti ai lavori e la stampa. Chi cura una mostra deve essere dunque “un esploratore che naviga senza pregiudizi, con il piacere del rischio” … e tutto ciò per me rappresenta linfa vitale”.

Questa terza edizione de “Le Stanze dell’Arte” rappresenta dunque una conferma nei confronti di tutti: degli Artisti partecipanti, che hanno rinnovato la loro fiducia; dell’Amministrazione comunale, che ha aperto ancora una volta gli spazi cittadini di Palazzo Fruscione e dei moltissimi visitatori che, con accresciuto interesse, non tradiscono mai l’appuntamento.

Mostre personali, non una collettiva. Una scelta fortemente voluta, con l’obiettivo di dare la giusta dimensione ad ogni artista, che ha in tal modo la possibilità di raccontare il suo progetto creativo, attraverso l’esposizione di un certo numero di opere, offrendo una visione esaustiva, nella quale si possa riconoscere la tecnica, la ricerca, l’idea di ciascuno.

Si attraversano le numerose stanze del Palazzo, distribuite sui tre piani e, in ogni stanza, si può incontrare un artista ed ammirare le sue opere: OLGA MARCIANO, CINZIA BISOGNO, LELLO D’ANNA, FILOMENA DARAIO, CINZIA GAUDIANO, SILVIA REA, CONCETTA CARLEO, GIACOMO PIROZZI, KANE MCLAY, CRISTINA IOTTI, VALERIA NUZZO, SABRINA TORTORELLA, NICOLA PELLEGRINO, MARIA SCOTTI, ROXANA ESPOSITO, IMMA BATTISTA, LAURA BRUNO, BEATRICE ZAPPIA, ANTONIO MARICONDA, IDA MAINENTI, LELLO GAUDIOSI

L’idea di un unico contenitore per ospitare in contemporanea varie mostre personali è molto interessante. Un luogo dove ogni artista ha a disposizione una stanza e può creare un’esperienza unica e completa per il visitatore. Questo tipo di esposizione, dunque, consente agli artisti di avere una maggiore visibilità, ma anche di esprimere la propria creatività in un ambiente dedicato e personalizzato. Ogni stanza può essere progettata per rappresentare al meglio l’artista e le sue opere. Un contenitore di questo tipo può diventare, inoltre, punto di riferimento per gli appassionati d’arte e per coloro che cercano nuove forme di espressione artistica.

In ogni caso è evidente che un progetto come questo possa avere un grande potenziale e rappresentare un’importante risorsa per la comunità artistica e culturale.

Un evento che offre ai visitatori la possibilità di ammirare le varie discipline e di esplorare le diverse forme d’espressione passeggiando piacevolmente all’interno di uno stesso spazio.

‘Le Stanze dell’Arte’, curato ed ideato da Olga Marciano ha trasformato l’antichissimo Palazzo Fruscione in una vera e propria casa per gli artisti contemporanei. Ogni piano dell’edificio crea un’esperienza immersiva in cui il pubblico può esplorare i diversi linguaggi.

Percorrendo i tre piani dello storico Palazzo, che si trova nella parte più antica del centro storico di Salerno, i visitatori possono ammirare le opere che spaziano dal disegno alla pittura, dalla scultura alla ceramica, dal figurativo all’astratto, alla fotografia, dagli acrilici agli olii, fino alla contaminazione con le nuove tecnologie e con un affondo sull’intelligenza artificiale.

La rassegna rappresenta anche un’opportunità per gli artisti di presentare il proprio lavoro ad un pubblico più vasto e differenziato e di creare una rete di contatti all’interno del mondo artistico. Essa può sicuramente essere un luogo di incontro e di scambio, nel quale gli artisti e il pubblico possono interagire e confrontarsi, ancora di più in questa edizione, nella quale si è sperimentato il sodalizio con “L’Arte per la Giustizia”, alle cui tematiche ogni artista si è ispirato.

Dunque, una piacevole alternativa alle mostre tradizionali, per immergersi in un’esperienza più intima e personale con l’arte. All’interno delle sale si sono svolti i dibattiti e i concerti dell’Arte per la Giustizia, iniziativa del Conservatorio Martucci di Salerno, ideata da Imma Battista.

Insomma il progetto ha previsto un interscambio colloquiale tra arte, musica e riflessione sui temi della giustizia, ed apre il campo alle interpretazioni libere ed innovative passando tra i diversi linguaggi artistici.

Gli artisti partecipanti hanno avuto anche un’ulteriore possibilità, quella di raccontare un po’ del proprio vissuto, del percorso artistico e del proprio mondo interiore negli incontri “Confidenze d’artista”. Bella ed accattivante è stata anche l’idea di una raffinata degustazione dei vini del Santacosta di Torrecuso (Bn) a cura del Sommelier Vladimiro Gennatiempo con il Wine Team.

L’esposizione è aperta al pubblico, con ingresso libero e gratuito, nei giorni e negli orari come da programma dal 5 ottobre e chiuderà i battenti il mercoledì 23, giorno in cui è prevista alle ore 17,30 una premiazione, con un saluto agli artisti e la consegna degli attestati e del catalogo appositamente realizzato per l’evento. La serata si chiuderà con l’ultimo dibattito condotto da Eduardo Scotti sul tema della donna e l’impresa e con un Concerto per voci liriche e pianoforte, proposto dal Conservatorio Martucci.

Dunque un approccio all’arte contemporanea che ha arricchito l’esperienza dei visitatori, rendendo la mostra un appuntamento imperdibile nel calendario culturale della città.

Tutte le info sul sito www.stanzedellarte.com

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