Carenze, queste, che stridono come un pugno nello stomaco alla vigilia del 70mo anniversario dell’alluvione del 1954 che devastò il centro della nostra città e la Costiera Amalfitana“. Così il consigliere comunale di Oltre a Salerno, Donato Pessolano.
“Il vallone del Fusandola – alla foce del quale c’è stata negli ultimi anni una massiccia attività edificatoria per il Crescent e Piazza della Libertà – da tempo non è oggetto di un intervento radicale di pulizia e messa in sicurezza. Altrettanto si può dire per quanto riguarda il vallone dell’Olivieri, che sovrasta il viadotto Gatto ed un piccolo ma densamente abitato quartiere residenziale su cui incombe il rischio di smottamenti e colate, come testimoniato anche dai numerosi movimenti franosi che si sono verificati nei paraggi negli scorsi anni e che hanno comportato la chiusura della Statale 18 per periodi lunghi. Solo per puro caso non si sono registrati gravi danni o vittime“.
“Il nostro monito non può considerarsi un allarmismo: Salerno non può mettere in secondo piano un tema così importante”, ha aggiunto Pessolano. “La prevenzione del dissesto idrogeologico è una delle grandi sfide del nostro tempo: si dia vita ad un’azione di pulizia radicale degli alvei e dei valloni cittadini onde evitare che le prossime precipitazioni atmosferiche, peraltro sempre più violente a causa del cambiamento climatico, comportino danni irreparabili alla nostra città come fu in una delle pagine più buie della sua storia“.
Questi lavori si fanno in estate non in autunno, caro Pessolano lo dovevi dar presente in primavera. Ti sei svegliato tardi anche tu