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Caso Alfieri, Tommasetti: “Provincia e Comune di Capaccio non possono più restare fermi”

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“Per la provincia di Salerno e Capaccio Paestum sarebbe dannoso restare fermi ancora a
lungo”. Questo il monito di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della
Lega, sulle conseguenze dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Franco Alfieri,
presidente dell’Ente di Palazzo Sant’Agostino e sindaco del Comune cilentano.

“Quasi un mese è trascorso dalla misura cautelare che ha riguardato Alfieri e tutto sembra
sospeso – osserva Tommasetti – I magistrati fanno il loro lavoro ma la comunità
capaccese e quella di un’intera provincia, che è tra le prime in Italia per estensione, non
possono attendere i tempi della giustizia. Sarebbe grave ignorare le ripercussioni a livello
istituzionale”.

Il consigliere regionale attende che il Pd batta un colpo: “Dopo la sospensione di Alfieri,
dal partito c’è stato solo silenzio, a eccezione delle solite scaramucce con il presidente
della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il problema c’è e va affrontato senza
tentennamenti, anche per rispetto dello stesso Alfieri, di cui va tutelata la persona oltre al
ruolo”.

Tommasetti evidenzia che la vicenda si arricchisce ogni giorno di nuovi elementi: “Il quadro
diventa sempre più complesso, mortificando sia l’uomo che i territori. Si va dalle indagini
della Commissione Antimafia alle ombre sui bilanci del Consorzio Farmaceutico. Di questo
passo si rischia di minare la credibilità delle istituzioni. Qualunque sia la formula, bisogna
uscire da questo stallo in nome del buon senso”.

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