Il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), nominato dal Tribunale Civile, ha il compito di redigere una perizia tecnica sull’area e definire i costi dei lavori effettuati e quelli che sarebbero dovuti essere realizzati. Questo rapporto sarà cruciale per determinare la quantificazione del risarcimento dei danni richiesti dalla società responsabile del progetto. Tuttavia, la prima relazione, che rappresenta una sorta di “fotografia” dell’attuale stato del cantiere, potrebbe essere consegnata solo entro novembre 2024, posticipando ulteriormente la possibilità di liberare l’area.
Nonostante gli sforzi dell’Avvocatura comunale per accelerare il processo, l’incognita del contenzioso economico pende ancora sul futuro della piazza. Anche se il Tar Salerno ha stabilito che l’area debba essere liberata in tempi brevi, la questione dei risarcimenti e dei rapporti tra la società e il Comune è stata rinviata alla giurisdizione del giudice ordinario, rendendo inevitabili ulteriori ritardi.
L’unico intervento tangibile dell’amministrazione comunale, al momento, è stato la riapertura di due strade che collegano il Lungomare con via Roma, ma il cantiere resta un simbolo di un’opera incompiuta, interrotta più volte e infine cancellata.