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Alluvione del ’54 a Salerno, passeggiata della memoria a Canalone

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L’alluvione del ’54 a Salerno fu una delle più grandi tragedie italiane per vittime dovute al dissesto idrogeologico. Questa mattina gli studenti dell’istituto comprensivo Barra – Mari hanno visitato i luoghi simbolo dell’alluvione, tra i più devastati dal disastro.

L’alluvione di Salerno del 25-26 ottobre 1954 fu una grave catastrofe causata da precipitazioni meteoriche di portata eccezionale; la tragedia fu talora aggravata nelle aree interessate da disboscamenti dissennati, i quali favorirono alcuni movimenti franosi estesi e distruttivi.
La pioggia cominciò a cadere con intensità moderata dalle ore 13:00 del 25 ottobre 1954, diventando più intensa verso le ore 17:00. Le precipitazioni aumentarono sempre più fino ad assumere le caratteristiche di un nubifragio, raggiungendo la massima intensità fra le ore 20:00 e la mezzanotte, ma proseguendo poi per tutta la notte: esse furono talmente abbondanti che in meno di 24 ore erano caduti più di 500 mm di pioggia.

La zona maggiormente colpita fu quella nella regione Campania, della costiera amalfitana fino alla città di Salerno, e precisamente le città di Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni, Salerno, Maiori, Minori, Tramonti.

In tutto si contarono, fra morti e dispersi, 318 vittime, 250 feriti, e circa 5.500 senzatetto. Nella città di Salerno le vittime furono un centinaio e circa 100 i feriti,a Vietri sul Mare le vittime furono oltre 100, a Cava de’ Tirreni 37, a Maiori 37.

Le devastazioni furono immense: frane, voragini, ponti crollati, strade e ferrovie distrutte in più punti, case spazzate via, scantinati allagati. I danni si calcolarono superiori ai 45 miliardi di lire.

 

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