L’immobile, che si eleva su tre livelli, potrebbe conservare ed esporre al primo piano, l’archivio storico delle industrie tessili, che includono innumerevoli foto d’epoca e campionature tessili, che vanno dal fazzoletto ai pregiati parati, che adesso sono conservati in scatoli presso la Soprintendenza ad Avellino.
Al secondo livello si potrebbe allestire il Museo civico, con le opere del primo Novecento, che attualmente sono esposte negli uffici di palazzo di Città (da Pasquale Avallone a Manfredi Nicoletti a Mario Carotenuto).
Al terzo piano le sale potrebbero essere dedicate all’arte contemporanea con la collezione di arte contemporanea di Bianca Menna, (c.a. 250 opere), in collaborazione con il confinante comune di Pellezzano dove, furono costruiti gli insediamenti svizzeri, i cosiddetti villini, e una sala dedicata alle opere di Ugo Marano, il cui laboratorio creativo e tutt’oggi a Capriglia.
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