Ieri mattina infatti si è riunita – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – la Commissione Ambiente e Cultura, presieduta da Arturo Iannelli, proprio con la partecipazione dell’assessore alle Politiche sociali Paola de Roberto per discutere del futuro della biblioteca ed emeroteca.
«Come Commissione e come Assessorato stiamo lavorando a una soluzione istituzionale concreta e realmente praticabile per dare alla biblioteca ed emeroteca una nuova collocazione. Vogliamo preservare la ricchezza di questa istituzione cittadina, ovviamente, ma vogliamo anche metterla a disposizione delle zone di Salerno che presentano una minore offerta culturale pubblica. Vogliamo rendere la cultura più accessibile per tutti, con i fatti», ha dichiarato il presidente della commissione Cultura Arturo Iannelli.
Attivismo last minute da parte dell’assessore De Roberto che prova a rivendicare l’impegno costante dell’amministrazione: «Tenendo conto anche della necessità di valorizzare le zone più periferiche della nostra città si è condiviso di valutare l’ex area del Mercato di Fratte che essendo già oggetto di finanziamento nell’ambito dei fondi Pon Metro può essere un luogo di aggregazione innovativo soprattutto per i nostri giovani – ha fatto sapere l’assessore alle Politiche Sociali – Fratte, infatti, rientra in un programma più ampio di “riqualificazione sociale” che questa Amministrazione e il Settore Politiche Sociali sta portando avanti con la sistemazione e rivitalizzazione dell’ex Mercato, del campetto di quartiere e della Villa Comunale. Naturalmente il parco di Villa Carrara restando nella gestione del Comune sarà il luogo ideale per ospitare tutto l’anno iniziative di interesse culturale che mettano al centro i giovani, i libri e la lettura».
Nel frattempo, come detto, questa mattina i consiglieri comunali del Psi, insieme al coordinatore cittadino Luigi Di Martino, si ritroveranno presso Villa Carrara per incontrare i cittadini e discutere del futuro e della biblioteca ed emeroteca.
E proprio i socialisti ribadiscono la loro posizione: la biblioteca deve restare nel quartiere di Pastena, un bene che valorizza l’intera zona e non può – e non deve – essere trasferita altrove.