Il primo caso d’influenza della stagione 2024/25 è già stato individuato, ma nel frattempo il Covid continua a essere presente, solo nella settimana tra il 3 e il 9 ottobre sono stati registrati 11.887 casi.
Come riconoscere dunque l’influenza? Quali sintomi ci dovrebbero mettere sull’allerta? Ma soprattutto, come evitare di prendere l’influenza?
I sintomi dell’influenza 2024
Il ceppo influenzale cambia ogni anno, per il momento la variante che è stata individuata è quella australiana. I sintomi rimangono sempre gli stessi, ma possono avere diversa intensità e durare più o meno a lungo.
Dobbiamo sospettare un’influenza se si presentano uno o più dei seguenti sintomi:
- Febbre. Normalmente superiore ai 38°C;
- Spossatezza e malessere generale;
- Mal di testa;
- Dolori articolari;
- Dolori muscolari;
- Tosse secca o grassa;
- Mal di gola;
- Naso che cola.
Sintomi piuttosto comuni, tuttavia normalmente nell’influenza si osserva quasi sempre un sintomo respiratorio accompagnato da uno o più degli altri sintomi.
La trasmissione della malattia avviene per contatto diretto e i sintomi iniziano a comparire dopo 1-3 giorni dal momento in cui siamo entrati in contatto con il virus.
Le persone sane normalmente guariscono in una settimana, ma le cose possono essere più complicate per gli anziani, per coloro che soffrono di particolari patologie o il cui sistema immunitario sia debilitato.
Come distinguere l’influenza dal Covid?
ll coronavirus che ha creato così tanti problemi e ha causato numerose morti, oggi per fortuna sembra essersi evoluto in forme più leggere e meno invasive. Risulta difficile perciò distinguere i sintomi influenzali da quelli del Coronavirus. Se una persona avesse la necessità di conoscere se si tratta di Covid o influenza l’unica soluzione è fare un tampone.
Influenza 2024: Prevenzione
La prima arma contro l’influenza è il vaccino. Molte sono le categorie di persone che possono farlo gratuitamente. La campagna vaccinale è iniziata il 1° ottobre ed è altamente consigliato per le donne incinta, i bambini dai 6 mesi in su, le persone con più di 60 anni, i soggetti fragili e le persone che lavorano nell’ambito della sanità (qui l’elenco completo delle categorie che possono fare gratuitamente il vaccino).
Oltre al vaccino però possiamo fare qualcosa nella nostra vita quotidiana per evitare la diffusione del virus. Alcuni comportamenti li conosciamo già grazie al coronavirus.
- Indossare la mascherina. La mascherina rimane un’ottima arma per prevenire la diffusione di un virus. In situazioni a rischio, o in presenza di pazienti fragili, durante i mesi in cui è presente l’influenza è buona norma usarla.
- Lavare le mani o usare gel igienizzanti. Quando siamo fuori casa potremmo entrare svariate volte in contatto con il virus influenzale attraverso le mani. I gel igienizzanti sono un buon aiuto per quando non abbiamo a disposizione acqua e sapone o nelle situazioni a maggiore rischio, come la metropolitana, il centro commerciale o gli uffici pubblici.
- Arieggiare gli ambienti. Sia a casa che in ufficio ricordatevi di aprire anche più volte al giorno le finestre, bastano un paio di minuti per liberare la stanza dai virus presenti nell’aria.
- Utilizzare un umidificatore. Termosifoni, stufe, pompe di calore ci proteggono dal freddo, ma tolgono umidità alla stanza. Le nostre vie respiratorie per funzionare in maniera efficiente hanno bisogno di umidità, per questo un umidificatore può essere di grande aiuto nel prevenire le malattie respiratorie.
- Seguire una dieta sana ed equilibrata, dando importanza soprattutto alle verdure, che si possono mangiare crude o cotte, all’interno di zuppe o minestroni (il nuovo volantino ipercoop ha svariate soluzioni in offerta per chi non ha tempo di preparare le verdure, ma non vuole rinunciare a pasti sani e ricchi di vitamine)
Purtroppo l’influenza 2024 non si prospetta semplice e seppure i sintomi possano risolversi in una settimana, ci si può sentire stanchi e affaticati per diverso tempo. E’ importante quindi utilizzare tutti i mezzi di prevenzione. Nel caso in cui comunque ci si ammali, niente paura, nella maggior parte dei casi alcuni giorni di riposo basteranno a risolvere la situazione!
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