Un primo step, dunque, ma fondamentale: la struttura – come altri edifici realizzati o che hanno subito nel tempo vari interventi tra gli anni Sessanta e Ottanta – conteneva amianto, materiale resistente ma pericoloso per la salute.
Gli interventi di eliminazione delle pericolose fibre si sono conclusi a metà ottobre dopo l’affidamento del servizio alla società “BS Ecology” per poco più di 60mila euro.
Gli operai hanno rimosso la pavimentazione in vinil amianto, una tubazione pluviale, una canna fumaria, due condutture fumarie in cemento amianto di oltre 2mila metri quadri.
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