Lo ha spiegato – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
“Eravamo partiti rilevando che abbiamo una situazione drammatica nei Pronto soccorso. In Campania – ha aggiunto De Luca – oggi non siamo in condizione di fare i turni normali, ma non nei piccoli ospedali periferici, nei Dea di secondo livello.
Ho visto il direttore del Cardarelli: tra poco avremo difficoltà a fare i turni al Cardarelli, all’Ospedale del Mare, al Ruggi d’Aragona di Salerno“.
“Già oggi, a proposito di numero chiuso e numero aperto, teniamo tutto chiuso, sigillato, ma nel frattempo in alcune Regioni arrivano i medici da Cuba e in alcune realtà – non in Campania, ma ancora per poco – i direttori generali, per reggere i turni ordinari, devono fare ricorso ai contrattisti, cioè medici di cooperative che per fare un’ora di servizio guadagnano il triplo rispetto ai dipendenti pubblici e non garantiscono nessun servizio”.