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Salerno: al Ruggi giovane paziente sottoposto a complicato intervento in chirurgia robotica

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I pochi anni di vita di un giovane ragazzo della provincia di Avellino, sono stati minati da una serie di problemi causati da una cardiopatia congenita riscontrata dopo la nascita che ha comportato una precoce operazione chirurgica e successivamente dall’applicazione di un impianto cocleale per una sordità insorta dopo la lunga degenza in terapia intensiva.
Il paziente 12enne, è giunto presso il Reparto di Chirurgia Pediatrica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, diretto dal dottore Umberto Ferrentino, con forti dolori addominali e vomito. Precedentemente era già stato ricoverato in una struttura ospedaliera estera e in un’altra nazionale e, in entrambi i casi, lo avevano dimesso con diagnosi di colecistiti. I medici del Ruggi hanno dovuto quindi fronteggiare una prima difficoltà data dalla necessità di formulare una corretta diagnosi ostacolata dalla presenza dell’impianto cocleale che non consentiva di praticare una colangio rm, indagine necessaria per uno studio approfondito delle vie biliari.
Però, con l’ausilio dei radiologi che hanno effettuato uno studio attento ecografico e radiografico, è stato possibile formulare la diagnosi definitiva; la colecisti si presentava notevolmente allungata con formazioni occupanti spazio all’interno della stessa e tale condizione provocava le colecistiti che comprimevano le vie biliari extraepatiche.
In seguito, dopo aver allertato gli anestesisti, al paziente è stato praticato un intervento Chirurgico in Robotica, eseguito dall’equipe del Dottore Umberto Ferrentino che nel procedere ha tenuto necessariamente in considerazione i già noti problemi del ragazzo legati ai precedenti interventi di cardiochirurgia e di otorino per l’impianto cocleale, ai quali era stato sottoposto.
Durante la suddetta operazione, è stata asportata la colecisti, sono state liberate le vie biliari ostruite dalla formazione di aderenze anch’esse rimosse ed è stato dunque ristabilito un transito più agevole delle vie biliari intraepatiche dell’intestino. Dopo tanta tribolazione, il giovane paziente sta bene, gode di ottima salute ed è stato dimesso dal Ruggi tra la gioia di medici e familiari.
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