La produzione finora ha accusato una leggera flessione rispetto alle attese, sebbene con notevoli differenze fra un territorio e l’altro. Tuttavia le olive sono in generale sane e integre dal punto di vista fitosanitario, con aree di eccellenza più che significative, soprattutto per alcuni territori e alcune cultivar. Registriamo quest’anno, più che negli ultimi anni, l’anticipo della raccolta, una tendenza che mette in difficoltà il mercato e i frantoiani. Se le olive vengono raccolte troppo presto aumentano le note amare e piccanti, che caratterizzano l’olio di tante altre zone.
Per preservare la tipicità nel nostro prodotto e legarla al territorio bisogna limitare questa tendenza. Guardiamo alla nuova produzione con grande fiducia”. Coldiretti, Aprol e Regione Campania stanno lavorando all’adozione del piano olivicolo regionale, uno strumento che darà nuove prospettive al comparto:
“L’obiettivo – spiega il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano – è attivare una serie di azioni e di investimenti che contribuiscano al miglioramento della produzione olivicola, alla valorizzazione dei prodotti, dei territori e delle tradizioni locali, all’introduzione di innovazioni e alla diffusione della conoscenza. La provincia di Salerno è leader nel comparto nazionale, la quasi totalità della coltivazione si sviluppa nelle aree interne che rappresentano – su circa 39.000 ettari – il 56% del totale dei terreni olivicoli campani e una produzione che supera il 60% del totale”.