A Casillo, mister preferenze alla scorsa tornata elettorale, e ai colleghi consiglieri la Schlein ha ribadito la posizione del Partito Democratico sul terzo mandato: no, categorico.
E questo chiaramente mette nuovamente in discussione l’attività del presidente di Palazzo Santa Lucia che ora dovrà scegliere se andare avanti senza il suo partito o arrendersi.
I dem dunque dovrebbero puntare su un candidato ex novo che possa dimostrare discontinuità rispetto all’operato di De Luca.
Una posizione che vede concorde anche il Movimento 5 Stelle, come hanno dichiarato i consiglieri regionali Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello: «Il caos che circonda la proposta di legge sul terzo mandato di De Luca aumenta inspiegabilmente di ora in ora.
La discussione in commissione Affari istituzionali prevista per oggi è stata rinviata a sabato, segnale inequivocabile che qualcosa non quadra. Eppure il quadro normativo non è chiaro, ma chiarissimo.
L’art. 2 della legge-quadro nazionale n. 165/2004 obbliga le Regioni a prevedere che il Presidente della Giunta regionale non possa essere immediatamente rieletto allo scadere del secondo mandato consecutivo – hanno dichiarato – Questo principio è autoapplicativo, secondo l’orientamento più autorevole tra i costituzionalisti. Al contrario, De Luca sostiene che il divieto del terzo mandato consecutivo, per essere efficace, debba essere recepito nell’ordinamento regionale.
Tuttavia, la legge elettorale campana approvata nel 2009 prevede che “si applicano … le altre disposizioni statali o regionali, anche di natura regolamentare, vigenti in materia”. In virtù di questo rinvio, anche a voler far propria la tesi della sua non-autoapplicatività, il divieto del terzo mandato consecutivo deve ritenersi già in vigore».