Lontani è stato girato lo scorso maggio a Salerno e Vietri sul Mare, scenari bellissimi e meravigliosi quelli che vedono sullo sfondo la città degli Arechi e una località meravigliosa della Costiera Amalfitana.
Sinossi. E’ un viaggio emotivo attraverso il distacco, le connessioni perdute e la ricerca di se stessi. È la storia di una giovinezza segnata da un tragico evento, un incontro con un passato doloroso, esplorando profondamente sentimenti e conflitti. Il protagonista Diego (interpretato da Igino Maria Nuzzo) è un giovane che torna nella villa dove ha trascorso la sua infanzia, per avere delle risposte sul suo passato doloroso. Dopo otto anni di lontananza, è pronto a confrontarsi con il padre (Roberto Quattrucci) e con i segreti che hanno segnato le loro vite. In una giornata carica di tensione, Diego cerca risposte a un passato che lo tormenta, ma il dialogo tra padre e figlio è ostacolato da emozioni represse e rancori irrisolti. Mentre esplora ricordi di felicità e tristezza, entrambi si trovano a fronteggiare le ferite che li separano. Sullo sfondo di una bellezza naturale mozzafiato, il loro incontro diventa un viaggio di scoperta e riflessione. Con il tempo che scorre, Diego dovrà decidere se continuare a portare il peso del passato o intraprendere un cammino verso la riconciliazione.
Lontani sarà presentato e distribuito a partire da fine novembre 2024 nei principali festival del cinema.
Troupe. Marco Natella l’ha diretto e montato, nella troupe l’aiuto regista è Emilia Ruggiero. Il sonoro è stato curato da Marco Troncone, gli operatori camera sono Vincenzo Pellegrino e Emanuele Merola, operatore drone Mauro Di Giacomo. L’organizzazione generale è di Umberto Procida.
Marco racconta come ha cominciato a scrivere Lontani: “Improvvisamente, in piena notte, ho sentito suonare al campanello di casa, un ragazzo cercava aiuto per chiamare un’ambulanza, raccontando che qualcuno in casa sua si era sentito male. Non so bene cosa sia successo dopo, ma quella notte non sono riuscito più a prendere sonno, così, mi sono messo a scrivere, cercando di dare forma a un racconto che esplorasse l’ignoto e le emozioni che ne derivano. Un’opera drammatica? Sicuramente non è una storia felice, ma è un viaggio attraverso i sentimenti complessi che accompagnano il dolore. È interessante esplorare il tema della mancanza, perché credo che la vera bellezza risieda proprio in ciò che non abbiamo. Il dolore ci invita a riflettere su ciò che ci manca e, in questo processo, ci spinge a cercare nuove fonti di felicità. Questa ricerca, a sua volta, arricchisce la nostra esperienza emotiva e ci fa crescere”.
Poi continua cosi: “L’idea del cortometraggio nasce dal desiderio di esplorare le conseguenze di una tragedia familiare, mettendo in luce come questa possa fratturare i rapporti, far emergere sentimenti complessi e generare conflitti interiori. Ho immaginato un intenso rapporto tra padre e figlio, che ad un certo punto viene interrotto. Da un lato c’è Diego, il figlio, che ha perso la fiducia nel padre; dall’altro il padre stesso, determinato a riconquistare quella fiducia a qualunque costo. La vita può cambiare in un istante, e il tema dei ricordi e del passato mi ha sempre affascinato. Per questo motivo, mi è sembrato significativo realizzare un cortometraggio che indagasse i sentimenti legati al passato e la lotta interiore che spesso ne deriva”.
Bio Marco Natella. E’ nato a Salerno nel 2002, ha iniziato a lavorare come regista di cortometraggi indipendenti, videoclip musicali, spot pubblicitari e documentari. Attualmente è studente di Cinema e Audiovisivo all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Ha scritto, diretto e montato numerosi lavori che si contraddistinguono per la loro intensa narrazione visiva e la profonda caratterizzazione dei personaggi. Le sue opere esplorano frequentemente tematiche intime e complesse. Il suo cortometraggio di esordio è Apparenze. Il suo corto Dall’altra parte ha ottenuto il prestigioso Discovery Campania alla 76a edizione del Festival Internazionale del cinema di Salerno del 2022. Nel 2023 ha scritto e diretto il cortometraggio La scorsa vita, una storia sentimentale, che racconta il passato misterioso di due ragazzi, attraverso vecchie foto di famiglia. Nel 2024 scrive e dirige il suo primo documentario Oltre il mare sull’artigianato della ceramica Vietrese, analizzando profondamente passioni, amore per le proprie radici e mettendo in luce l’incertezza del lavoro dell’artigiano nel futuro. Nel 2024 ha documentato la prima edizione di Giffoni Sport nell’ambito della 54esima edizione del Giffoni Film Festival. Attualmente, è impegnato nella realizzazione di nuovi progetti, continuando a coltivare la sua passione per il cinema.
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