Ad aprire la cerimonia, l’intervento del presidente di Marina d’Arechi Agostino Gallozzi, che ha evidenziato alcuni dati economici relativi alla presenza al Marina di turisti del diporto nautico nel 2024.
Si stimano – tra transiti, charter e clienti – 113.232 presenze tra giugno e settembre.
Da questa ipotesi statistica si evince che la spesa sul territorio salernitano generata da Marina d’Arechi è pari a 2,2 milioni di euro, mantenendo il parametro di 20 euro di spesa in media a persona. Mentre sale a 5,6 milioni di euro se si considera una media a persona pari a 50 euro.
Nell’intervento del presidente Gallozzi è stato possibile fare il punto anche sul quadro occupazionale all’interno del Marina d’Arechi, che può contare su 562 addetti, oltre all’indotto esterno.
“Bisogna tenere conto” – ha sottolineato Agostino Gallozzi – “che il punto nodale di Salerno Boat Show anche quest’anno si rivela la promozione delle imbarcazioni e la loro relazionalità con il tempo libero delle persone. Il ruolo del Marina d’Arechi in tale contesto si consolida nel tempo e rende, dal punto di vista strettamente economico, la residenza di 892 imbarcazioni un presupposto essenziale per continuare a crescere sia sotto il profilo del miglioramento della proposta effettiva del territorio salernitano, ma anche e soprattutto sotto il profilo della crescita dell’attrattività economica del porto”.
Alla cerimonia hanno partecipato il presidente di Unioncamere Andrea Prete, il presidente di Assonautica Italiana Giovani Acampora, il presidente dell’Autorita di Sistema Portuale Andrea Annunziata, il presidente di Confindustria Salerno Antonio Ferraioli, il presidente del Consiglio comunale di Salerno Angelo Caramanno, il comandante della Capitaneria di porto di Salerno Sirio Faè e Marco Bragantini in rappresentanza di Assomarinas.
Il presidente di Confindustria nautica Saverio Cecchi ha evidenziato che: “La nautica turistica è di fatto il polo produttivo maggiormente in grado di aumentare la crescita nel contesto italiano ed europeo perché può contare su una rete infrastrutturale in grado di accompagnare le dinamiche positive della nostra economia. Occorre, però, fare un altro salto di qualità che impone la piena valorizzazione del movimento nautico che sconta ancora ritardi e inadeguatezze”.
A chiudere i lavori il Vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola che ha messo in luce come negli anni Marina d’Arechi “deideologizzato la competizione tra turismo e commercio” e come “l’economia del mare rappresenti un’economia trasversale capace di collocare l’Italia e il Sud al centro del Mediterraneo, nuovo polo centrale nell’economia globale”.
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