«Ipotizzare nuove strutture senza arricchire la capacità di attrazione turistica del capoluogo o coltivando idee infrastrutturali inutili rischierebbe di creare un eccesso di offerta».
E’ uno dei passaggi più significativi dell’intervista che l’ingegnere Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi Salerno, ha rilasciato al quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola.
«Nel 2023 le strutture ricettive alberghiere a Salerno hanno avuto una percentuale di riempimento delle camere pari al 60%, esattamente uguale a quella del 2022.
Questo dato – ha aggiunto Ilardi – è l’esito di occupazioni molto lusinghiere nel periodo che va da aprile a ottobre. E, al contrario, di occupazioni basse negli altri mesi, fatta eccezione per il mese di dicembre, trainato da Luci d’Artista.
I numeri indicano che, al limite, servirebbero nuovi alberghi solo per sei mesi all’anno o, perché no, un piano straordinario per l’ampliamento delle strutture esistenti, sul modello del Piano Casa applicato all’edilizia produttiva. Siamo disponibili a discuterne.
Ipotizzare nuove strutture senza arricchire la capacità di attrazione turistica del capoluogo o coltivando idee infrastrutturali inutili rischierebbe di creare un eccesso di offerta».
Commenta