Come accaduto contro il Cesena, mister Martusciello, che recupera miracolosamente Sepe, cambia 5 pedine rispetto al match precedente. A Cosenza, però, la Salernitana fa una gran fatica, soprattutto nel primo tempo. Aggredita nella propria trequarti, in avvio la squadra granata non riesce ad imbastire una manovra degna di tal nome. Anzi, il team di Alvini ringhia e riparte, sfruttando la capacità dei suoi giocatori di attaccare la profondità. Dopo il gol annullato a Strizzolo per fuorigioco, Hrustic si fa soffiare il pallone e Sepe deve neutralizzare il tiro di Ricci. Liberatasi della paura iniziale, la Salernitana prova a farsi vedere dalle parti dell’ex di turno Micai: sul suggerimento di Stojanovic, Soriano invece di servire l’accorrente Wlodarczyk, libero al centro dell’area di rigore, tenta un pallonetto che termina alto. Quindi, una verticalizzazione di Hrustic non arriva al centravanti polacco, i padroni di casa ripartono e gli ospiti si fanno trovare mal posizionati: Florenzi scatta in posizione regolare sul suggerimento di Strizzolo, Bronn non recupera e il centrocampista rossoblu fredda Sepe con un bolidse sul primo palo. Il Cosenza va meritatamente negli spogliatoi avanti di un gol, la squadra di Alvini non permette mai ai granata di avere il tempo di ragionare.
Nella ripresa, Martusciello prova a sistemare un po’ il registro. La Salernitana inizia a sfruttare le corsie laterali, ma non riesce comunque a rendersi pericolosa. Il trainer granata chiama in causa Njoh e Braaf, modificando la catena di sinistra. Ci vuole uno spunto di Verde per scompaginare i piani dell’arcigna retroguardia dei silani, Braaf sbaglia il controllo ma la sfera arriva lo stesso a Wlodarczyk, che viene messo giù in area da Martino. Aureliano decreta il calcio di rigore e il team dell’ippocampo pareggia col secondo gol consecutivo proprio di Verde, che spiazza Micai. Che non sia una gran giornata per la Salernitana lo dimostra pure il fatto che il Cosenza mette la palla al centro e a difesa schierata crea un’occasione non sfruttata da Ricciardi, il quale non approfitta del buco clamoroso di Njoh. Per il finale di “sofferenza”, Martusciello richiama prima Amatucci (inserendo Maggiore) e poi, dopo una bella sgroppata di Verde a cui stavolta Micai riesce ad opporsi, anche il mancino napoletano e Soriano (sostituiti da Kallon e Ruggeri), per serrare le file in difesa e provare a sfruttare le ripartenze.
Il risultato non cambia: la Salernitana conquista un punto, ma la prestazione offerta al San Vito – Marulla lascia molto a desiderare.
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