L’acquedotto medievale di Salerno, meglio conosciuto come Ponte dei Diavoli, è diventato il simbolo del degrado in città.
Scongiurati i pericoli legati alla caduta delle pietre grazie a una sorta di imbracatura – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” – è stato abbandonato a sé stesso e all’incedere del tempo.
Eppure, dopo una serie di interventi iniziali di pulizia, sembrava che l’amministrazione avesse deciso di dare una svolta e di mettere a punto un piano di riqualificazione strutturale e di valorizzazione del bene.
Invece, fatta eccezione per una serie di operazioni di diserbamento che hanno creato più clamore e disagio agli automobilisti, nulla di strutturale è stato fatto. Anzi l’erba è ritornata a crescere tanto che ora le foglie stanno anche ingiallendo per l’autunno.
Il ponte non può essere simbolo di degrado e incuria quando salerno stessa è simbolo di abbandono e fatiscenza.