Appartenevano – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – alla cinta muraria dell’antica città di Poseidonia.
Deferito a piede libero il proprietario della tenuta per ricettazione di beni culturali (art. 518 quater codice penale).
L’indagato non è stato in grado di giustificare la presenza di quei reperti, i quali erano stati posti come spartitraffico al fine di impedire l’ingresso dei veicoli in alcuni punti della vasta proprietà che esercita anche vendita al pubblico.
I beni sono stati posti sotto sequestro ed affidati in custodia al Parco Archeologico di Paestum e Velia.
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