Ad annunciarlo il vicesindaco del comune della Val Calore e dell’Associazione Aree Interne del Cilento, Girolamo Auricchio, che insieme al primo cittadino rocchese, Gabriele Iuliano, presenzierà all’inaugurazione-bis del presidio sanitario alla presenza del direttore sanitario dell’Asl di Salerno, Primo Sergianni, e al direttore del distretto sanitario 69 Capaccio-Roccadaspide, Claudio Mondelli.
A rallentare l’apertura ai pazienti è stata la cronica mancanza di personale per assicurare la copertura di tutti i regolari turni: saranno in tutto 34 i medici di base chiamati a garantire assistenza tutti i giorni, a rotazione, dalle ore 8 alle 14, coadiuvati da un coordinatore, 9 infermieri e 5 operatori socio-sanitari (OSS). Di pomeriggio, in assenza di camici bianchi, sarà l’ospedale a garantire i servizi erogati in caso di emergenza.
Sono venti i posti letto di cui sarà dotato, a regime, l’ospedale di comunità rocchese, in aggiunta a quelli già a disposizione nel presidio sanitario della Valle del Calore. La struttura è destinata a pazienti che necessitano di cure a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Svolgerà, pertanto, una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. Il personale provvederà alla cura di pazienti cronici utilizzando una strumentazione diagnostica di base.
“Per ora saranno 10 i posti letto garantiti all’utenza – spiega Auricchio – ringrazio il direttore generale dell’Asl, Gennaro Sosto, e il direttore sanitario Primo Sergianni, che si sono adoperati per garantire l’operatività del nostro ospedale di comunità, rallentata solo dalla carenza di personale, ma ce l’abbiamo fatta“.
A sollecitare l’apertura della struttura e la collocazione del personale individuato dall’Asl era stato, un mese fa, il Nursind di Salerno, attraverso una nota diffusa dal segretario generale, Biagio Tomasco, e dal coordinatore provinciale Giovanni Aspromonte.