Le verifiche catastali e le difformità da conoscere
Il primo passo importante nella valutazione di un immobile consiste nell’assicurarsi della conformità catastale. Questa implica che le caratteristiche fisiche e strutturali della proprietà corrispondano esattamente a quanto registrato presso il catasto. Nel corso degli anni, le modifiche non dichiarate, come ampliamenti, ristrutturazioni o cambi di destinazione d’uso, possono portare ad una difformità catastale. Queste difformità rappresentano un potenziale ostacolo alla compravendita e possono anche comportare ritardi e costi che non erano stati previsti. Per questo, è fondamentale non sottovalutare le verifiche catastali.
Un’azione importante consiste nella richiesta di una visura catastale aggiornata. È un documento che fornisce dettagli essenziali, come la metratura, la destinazione d’uso e la configurazione dell’immobile. Se si rilevano difformità, è possibile intraprendere una procedura di sanatoria, solitamente gestita da un professionista, come un geometra. La sanatoria consente di allineare la situazione reale dell’immobile a quella registrata, evitando potenziali problemi legali.
Il controllo della situazione urbanistica
Insieme alle verifiche catastali, è fondamentale analizzare la situazione urbanistica dell’immobile. La conformità urbanistica assicura che l’edificio sia stato costruito nel rispetto delle normative edilizie in vigore. Eventuali modifiche apportate senza le autorizzazioni comunali possono configurare situazioni di abuso edilizio, che potrebbero rendere l’immobile invendibile o comportare sanzioni amministrative e obblighi di ripristino.
Per verificare la situazione urbanistica è opportuno rivolgersi all’ufficio tecnico comunale, dove è possibile reperire documenti relativi a concessioni edilizie, permessi di costruire e varianti. Un tecnico qualificato può verificare la presenza di eventuali abusi e confermare la conformità dell’immobile. È inoltre importante accertarsi dell’assenza di vincoli paesaggistici o storici, che potrebbero limitare futuri interventi di ristrutturazione.
Lo stato dell’impiantistica e le certificazioni
Oltre agli aspetti catastali e urbanistici, la valutazione deve comprendere anche un controllo accurato degli impianti presenti nell’abitazione. Gli impianti elettrici, idraulici e del gas devono essere conformi alle normative per garantire sia la sicurezza degli occupanti che l’efficienza energetica della casa. Un passaggio essenziale consiste, quindi, nel richiedere le certificazioni di conformità per assicurarsi che gli impianti siano stati installati o aggiornati seguendo standard appropriati.
Nel caso di mancanza delle certificazioni, può essere utile rivolgersi ad un perito tecnico per valutare lo stato degli impianti e stimare i costi degli interventi necessari. In questo modo, si può avere anche una panoramica molto chiara delle spese che potrebbero essere necessarie per rendere l’immobile sicuro e funzionale.
La documentazione ipotecaria
La verifica della documentazione ipotecaria è un altro tassello fondamentale nel processo di acquisto. Un’ipoteca non dichiarata o un pignoramento possono compromettere l’acquisto e costituire un grosso problema legale e finanziario. Con la richiesta di una visura ipotecaria, si può verificare l’esistenza di eventuali gravami sull’immobile e si può garantire che non vi siano ostacoli al trasferimento della proprietà.
Le ipoteche non dichiarate sono particolarmente problematiche, in quanto possono portare al pignoramento dell’immobile anche dopo la conclusione dell’acquisto. È quindi imprescindibile avvalersi di un notaio competente, che svolga un controllo approfondito su eventuali vincoli o ipoteche presenti sull’immobile prima della stipula del rogito. Il supporto di un professionista qualificato è indispensabile per garantire che l’immobile sia libero da vincoli e che l’acquisto avvenga in totale sicurezza, evitando spiacevoli sorprese in futuro.
Commenta