“Appare assai discutibile la qualità dell’intervento di pavimentazione della principale arteria della città, come già evidenziato e documentato da servizi fotografici pubblicati da diversi organi di informazione.
Contrariamente alla prima parte del Corso, realizzata qualche anno fa, laddove la pietra vulcanica di colore grigio scuro (spessore 15 cm. nella parte centrale) ha una colorazione uniforme, la pavimentazione in fase di installazione presenta, invero, colorazione difforme, tanto da far dubitare sulla qualità della stessa che non presenterebbe le caratteristiche della pietra lavica etnea di prima scelta“.
E’ quanto ha denunciato – in un’interrogazione presentata al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il consigliere comunale Roberto Celando, capogruppo di Forza Italia a Palazzo di Città, in riferimento ai lavori di ripavimentazione in atto su Corso Vittorio Emanuele.
“Il materiale attualmente usato – ha aggiunto Celano – denota colorazione variabile, comunque tendente al grigio chiaro, con un’altezza che parrebbe al massimo di cm.10 benchè nel capitolato si parli di cm.15 e il colore scuro denota la consistenza e robustezza della pietra, nel mentre il colore chiaro denota una minore resistenza ed ha generalmente costo inferiore, sottolineando come ovviamente trattandosi di un percorso carrabile (per carico e scarico) il minore spessore possa essere causa di spaccature e disconnessioni e come la pavimentazione che stanno installando presenti già allo stato disomogeneità e in taluni casi scheggiature”.
Il consigliere, dunque, chiede se e quando l’Amministrazione intenda verificare la qualità dei lavori in esecuzione sul corso Vittorio Emanuele e se e quando intenda finalmente verificare la corrispondenza del materiale utilizzato rispetto a quanto previsto dal capitolato d’appalto per evitare problemi nel prossimo futuro e danni erariali.
Infine Celano vuole conoscere quali iniziative intenda l’Amministrazione assumere, nei confronti della ditta appaltatrice, nel caso i materiali utilizzati non fossero conformi a quelli previsti nel capitolato e se l’esecuzione dei lavori fosse ritenuta inadeguata.
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