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Sinistra Italiana su stato di agitazione del personale di cardiologia di Eboli

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Il Circolo territoriale di Sinistra italiana di Eboli esprime forte preoccupazione per la carenza di personale nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Eboli. Lo stato di agitazione proclamato dai sindacati è la cartina di tornasole del malessere delle operatrici e degli operatori sanitari,
lavoratrici e lavoratori a cui siamo vicini in questo momento di agitazione. Il mancato rispetto degli impegni presi per l’assunzione di nuovo personale da adibire al reparto incide negativamente sul benessere lavorativo di una delle eccellenze della nostra sanità territoriale.

Il nostro Ospedale vive da anni una crisi irreversibile dalla quale non si vede una via d’uscita. Il recente Atto Aziendale, che ha declassificato molte Unità Operative da complesse a semplici nell’ambito del DEA (come preludio alla delocalizzazione?) e che segue in ordine di tempo la chiusura dei reparti e la mancata realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, ha di fatto dequalificato l’offerta sanitaria sul nostro territorio creando un danno enorme per i cittadini.

Il reparto di Cardiologia è una delle ultime eccellenze presenti. Se non si mettono operatrici e operatori nelle condizioni di poter offrire un servizio di qualità senza stress lavorativo, si fa fatica a spiegare alla città che non c’è un disegno ben preciso finalizzato a chiudere l’Ospedale di Eboli (come previsto nel mai smentito programma regionale di rigenerazione di edilizia sanitaria licenziato lo scorso 8 dicembre 2023), portando i servizi altrove.

C’è invece la necessità di difendere l’eccellenza della cardiologia ebolitana, vanto dell’Ospedale di Eboli e della Sanità regionale e nazionale, e in questo la città e le sue istituzioni devono essere solidali con la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Dopo circa una settimana dalla proclamazione dello stato di agitazione, il silenzio del Sindaco Conte, massima autorità sanitaria in città, ci lascia esterrefatti.

Troppi sono i silenzi su problemi che andrebbero affrontati con determinazione per non subire ancora altre perdite nei servizi ai cittadini.

Il Sindaco intervenga immediatamente a tutti i livelli per ripristinare una situazione di normalità consentendo al reparto di cardiologia di poter operare con tutte le unità necessarie.

Come ribadito dalla FP CGIL Salerno: “in ballo c’è il benessere lavorativo degli operatori sanitari, la qualità delle cure e soprattutto il futuro dell’eccellenza della Cardiologia ebolitana e, quindi, di tutto il presidio ebolitano, sul quale l’ASL deve dimostrare con i fatti che c’è intenzione di preservarne le funzioni, a partire dalle eccellenze”.

COMUNICATO A FIRMA DEL Circolo territoriale di Eboli di Sinistra Italiana

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