Nel mettere ordine tra i miei libri sono stato attratto dal “Dire e non dire“. Autori due personaggi rispettivamente della magistratura inquirente e del giornalismo. I loro nomi? Nicola Gratteri, attualmente Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e Antonio Nicaso uno dei maggiori esperti mondiali della “ ‘ndrangheta”.
Dopo la lettura del libro, editato nel 2014 per gli “Oscar Mondadori“, ne ho tratto la convinzione che rappresenta la guida sicura per conoscere nei suoi intrecci più riservati la tremenda ed impenetrabile “ ‘ndrangheta“.
Chi più delPprocuratore della Repubblica prima di Catanzaro ed oggi di Napoli ha dato scacco matto all’organizzazione criminale calabrese?
I due autori del libro spiegano sin nei minimi particolari il salto di qualità dell’ “ ‘ndrangheta”.
Oggi è una mega organizzazione che gioca in borsa, impiega il denaro sporco in aziende assolutamente insospettabili, fornisce grossi quantitativi di stupefacenti in tutto il mondo, condiziona la politica, è presente nei gangli vitali delle istituzioni.
La parte debole della “ ‘ndrangheta“ è il parlare a ruota libera di vecchi bastoni. Non sanno di essere intercettati e catalogati. È proprio il “dire e non dire” telefonicamente le tante sconfitte della “ ‘ndrangheta”, la conoscenza della nuova organizzazione mafiosa. Il libro chiarisce le leggi tribali che regolano le l’esistenza della “ ‘ndrangheta”.
Infine, non si può mettere in dubbio la presenza della “ ‘ndrangheta” in quasi tutto il mondo, la nefasta influenza negli apparati istituzionali in molti Stati europei ed extra europei.
Enzo Todaro
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