Salernitana, Petrachi: “Ingaggi alti ereditati dal passato”
redazione
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Il diesse Petrachi in conferenza stampa chiarisce alcuni aspetti della gestione tecnica di Martusciello e si sofferma anche sulle parole dell’ad Milan relativamente al suo operato, precisando che il quinto monte ingaggio è frutto ancora dell’eredità del passato. «Alcune criticità della squadra, in termini di difetti, le avevo già constatate due mesi e mezzo fa – chiara -; avevo un rapporto forte col mister, vedevo gli allenamenti e ne ho sempre parlato col mister, per fargli capire che c’erano cose che funzionavano benissimo ed altre meno. Ho dato supporto ed esperienza. Non posso però pretendere che un allenatore faccia in toto i consigli che il ds dà. Il mister aveva una sua visione, ma forse in B serviva fare qualcosa di diverso, giocando in funzione dell’avversario. Noi abbiamo tracciato una linea. Il chiedere cose che venivano però fatte in parte, poi si tornava alle mie riflessioni. La squadra prendeva spesso gol in ripartenza, allora bisognava lavorarci. Gli errori erano ripetuti, quindi si doveva rimediare. La scorsa estate c’è stato un tsunami. Sono partite con alcune idee e visioni, volevo cambiare il più possibile. Quando è andato via Sottil, ho cercato di portare una ventata di novità, in merito ad una mia visione. Col tempo mi sono reso conto che il campionato di B è particolare, è più difficile salvarsi che in A. In cadetteria non c’è equilibrio. L’equilibrio può arrivare dal pragmatismo. Con Stefano a Torino c’era una situazione simile, vicini ai playout, facemmo un gran girone di ritorno, perdendo la finale playoff col Brescia. Si creò però una mentalità con tutti che facevano lo stesso tipo di calcio. Io vorrei ritrovare compattezza e cattiveria, attraverso le motivazioni di Stefano. L’ho trovato assolutamente motivato, sta bene fisicamente. Ha bisogno, per trasmettere concetti alla squadra, di muoversi e gesticolare. Noi abbiamo tutte le carte per svoltare e fare un campionato diverso”.