Il 15 novembre 2024 gli studenti e le studentesse della scuole di tutta la provincia di Salerno saranno in piazza per denunciare le problematiche del sistema scolastico e proporre la loro idea di scuola libera dalle logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra; nettamente contrapposta al sistema meritocratico, escludente e fortemente repressivo attualmente vigente e intensificatosi con il governo Meloni.
Il corteo avrà inizio alle 9:30 in piazza Vittorio Veneto per poi terminare lungo la spiaggia di Santa Teresa, dalla quale una delegazione di studenti incontrerà i consiglieri provinciali per poter sollevare loro tutte le situazioni di disagio che ogni giorno sono costretti a subire riguardo edilizia scolastica, trasporti e benessere psicologico e rivendicare una scuola che risponda ai bisogni di chi la vive.
“Edifici scolastici vecchi e privi di alcuna manutenzione, finestre e bagni rotti, barriere architettoniche che non permettono alle persone con disabilità di vivere a pieno il loro diritto allo studio, muffe in aule in cui siamo chiusi per più di 6 ore sono solo alcuni dei problemi con cui conviviamo ogni giorno” -dichiara Davide Bianco, studente del liceo scientifico Tito Lucrezio Caro- “la situazione ci fa ancora più paura se ci ricordiamo di essere in un territorio ad alto rischio di frane e alluvioni come quello di Episcopio (Sarno)”
A parlare è Anna Rizzo, membro di UdS Salerno e studentessa al Liceo Tasso: “Come studenti e studentesse viviamo il disagio di vivere una scuola performativa e poco inclusiva, specialmente nei confronti di persone non conformi al binarismo di genere o a quello assegnatogli alla nascita. È per questo che chiediamo carriere alias, codici anti molestie, educazione sessuale ed affettiva, luoghi di autogestione giovanile, la rottura dei corsi di PCTO che rendono la scuola sempre piú simile ad un azienda e durante i quali abbiamo visto fin troppe volte i nostri compagni perdere la vita a causa della scarsa sicurezza e la fine di valutazioni semplicistiche che ci rendono numeri senza avere la tendenza a riportare le conoscenze e il percorso di crescita del singolo studente”
“Anche il solo dover raggiungere scuola ci provoca disagio dal momento in cui i mezzi pubblici che collegano il centro con le periferie sono insufficienti, le poche corse peraltro non convergono con gli orari scolastici e si è quindi obbligati a ricorrere ad autobus privati con abbonamenti mensili che pensano sulle spalle delle nostre famiglie.
Laddove invece sono presenti mezzi pubblici, come la Circumvesuviana, risultano inefficienti e poco sicuri a causa di continui guasti, soppressioni, ritardi e sovraffollamenti
Ci si dimentica che siamo studenti anche fuori dai banchi di scuola e che è compito delle istituzioni fornici i mezzi pratici per vivere la socialità!” continua Daria Sosto, coordinatrice dell’UdS Sarno.
“Siamo stanchi di continue promesse che non vengono mantenute, è da anni che percorriamo processi provinciali e comunali come quello dello scorso 17 novembre a Salerno e Sarno. Vogliamo che questa volta sia diverso, che le istituzioni ci ascoltino ma soprattutto si attivino per un cambiamento concreto” – continua Domenico Fortunato membro dell’esecutivo regionale dell’UdS Campania – “Quest’anno la nostra proposta prevede un tavolo che si convocherà ogni due mesi e che include una componente studentesca e una provinciale i cui temi verteranno su edilizia, trasporti e spazi di aggregazione giovanile. Al termine di queste riunioni, chiederemo un’ora per continuare ad utilizzare gli spazi della provincia per ascoltare le problematiche di ciascuna scuola e che, in quanto organizzazione studentesca, possiamo aiutare a risolvere”.
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