Salernitana, ora con il modulo a due punte si attende il vero Torregrossa
Dopo Jeff Reine-Adelaide anche Ernesto Torregrossa va in piscina per superare i problemi fisici e sperare di non avere ancora noie in futuro. L’attaccante sta seguendo grossomodo lo stesso percorso del centrocampista che ha smaltito l’infortunio ed è pronto a tornare a disposizione per la trasferta di sabato prossimo con il Sassuolo. A differenza di Reine-Adelaide, il rientro di Torregrossa sarà più in là, forse per la successiva partita con la Carrarese, in programma domenica 1 dicembre allo stadio Arechi di nuovo alle ore 17:15, lo stesso orario dell’ultima gara interna con il Bari. Anche per la punta ex Pisa è stato stilato un programma di recupero dedicato con potenziamento della muscolatura. Per il lavoro in piscina è tornato lo specialista che aveva lavorato recentemente con Reine-Adelaide. Un percorso che si inserisce nel piano stilato dallo staff medico granata con l’obiettivo di recuperare appieno il giocatore, evitando ricadute che penalizzano lui e la Salernitana. Inutile dire che per la squadra sarebbe importante avere a disposizione un attaccante come Torregrossa che, se supportato da una buona condizione fisica, può essere utile in fase offensiva, laddove i granata hanno mostrato difficoltà nell’andare a segno. Nelle opzioni tattiche immaginate da Colantuono, Torregrossa potrebbe rientrare nell’attacco a due punte all’interno del 3-5-2 o 4-4-2, i due moduli che, al momento, sembrano catturare le principali attenzioni del mister.
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