Crisi Salernitana: nel 2019 con Lotito, messi meglio in classifica, si disertò l’Arechi. L’anno dopo fu serie A…
redazione
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Era sabato 30 marzo 2019. La Salernitana annaspava in classifica nel campionato di Serie B e galleggiava poco al di sopra della linea play-out. La delusione del pubblico era tangibile già da alcuni mesi. Soprattutto nei confronti dei due patron Lotito e Mezzaroma. I tifosi chiedevano chiarezza a Lotito soprattutto sul discorso ambizioni e multiproprietà. Il proprietario della Lazio in una lettera scrisse agli ultras: “Vogliamo portare la Salernitana in A e speriamo di poter tagliare presto questo traguardo! Per questo non abbiamo alcuna intenzione di cedere la Società, avendo le risorse e le competenze per raggiungere gli obiettivi che Salerno e la Salernitana meritano” Di fatto l’anno dopo con Castori sulla panchina la Salernitana andò spedita in serie A contro ogni pronostico. Ma quel 30 marzo forse suonò come uno schiaffo a Lotito dove nella gara interna contro il Venezia, l’Arechi fu disertato. I supporters granata rimasero fuori lo stadio a intonare cori contro la proprietà romana e attendere il risultato finale che fu, per la cronaca, di 1-1. Oggi dopo oltre 5 anni sembra essere tornati indietro nel tempo. Non c’è più Lotito, c’è Iervolino o… quasi. E in città ritornano i discorsi, dopo le ultime delusioni in campionato, di anni fa. Ovvero disertare e contestare. Quella del 2019 fu una scossa. Che sia di buon auspicio anche questa?