Ieri, mentre si seguivano le gare che avrebbero potuto spedire il team dell’ippocampo all’ultimo posto, cosa che non è avvenuta in virtù delle sconfitte rimediate da Sudtirol, Cittadella e Frosinone, qualcuno avrà tirato sicuramente un sospiro di sollievo.
Allo stesso tempo, per non sottovalutare la situazione, la società ha deciso che nel corso della settimana che condurrà alla sfida con la Carrarese i calciatori la sera, dopo gli allenamenti, invece di fare rientro a casa, trascorreranno del tempo insieme, in albergo.
Non un ritiro anticipato nè punitivo ma un modo per fare gruppo, per aumentare lo spirito di coesione che deve contraddistinguere una squadra che, se qualcuno ancora non lo avesse capito, da qui alla fine della stagione dovrà tirare fuori le unghie per difendere la categoria. C’è modo e modo di perdere. C’è chi regala due dei quattro gol segnati dagli avversari, passando loro il pallone, consegnandosi ai rivali, senza riuscire a dar vita ad una benchè minima reazione.
E chi, invece, come il Cittadella, sotto 3-0, morde alle caviglie gli avversari, si rimette in moto e torna in partita fino al 3-2, senza riuscire però a concretizzare la rimonta. Tra lavoro in campo e lavoro sulle teste dei calciatori, il diesse Petrachi e mister Colantuono dovranno trovare il modo di far reagire la Salernitana. Il team dell’ippocampo nel mese di dicembre è chiamato a disputare ben sei gare, una (quella del 29 dicembre a Catanzaro) sarà addirittura già valida per il girone di ritorno. Non c’è più tempo da perdere.
Senza fare voli pindarici, come quelli che si sono registrati dopo la vittoria di Palermo, bisogna semplicemente riuscire a fare punti, il maggior numero possibile. A gennaio, che è dietro l’angolo, poi, la proprietà non potrà più nascondersi dietro lo spauracchio della sostenibilità, che è stata ampiamente raggiunta grazie a quanto è stato fatto in estate.