Quarantaquattro anni fa la terra tremò, sussultò nelle province di Salerno e Avellino, sopratutto abitazioni e caseggiati furono distrutti.
Morte e rovina devastarono interi paesi delle due province.
“Inviati speciali” di tutte le testate giornalistiche fecero rivivere quel tragico, funesto, evento.
Io con loro e la punta di diamante del gruppo dei fotografi che lavorava per “Il Mattino“: il fotogiornalista Giovanni Liguori, troppo presto passato a miglior vita.
Nella storica ricorrenza dei 44 anni nessuno, o quasi, ha ricordato il “mago“ della fotografia, Giovanni Liguori la cui fama travalicò i confini di Salerno e della nazione.
Fu un protagonista di fotografie post-terremoto che raccolse in un volume “10/17”stampato dalle Arti Grafiche Boccia dal titolo “Fotografare il terremoto“, testi di Rino Mele e Giuseppe Turroni.
Anche per Giovanni Liguori è il caso di ripetere la frase “sic transit gloria Mundi“.
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In Campania va di moda organizzare i “festival del cinema“. A contarli si perde il conto! Pochi se non pochissimi meritano attenzione. La maggioranza “offre“ il nulla e si svolgono tra l’indifferenza generale, altri vivono di eredità e sono gestiti da persone assolutamente prive di conoscenza cinematografica. Irresponsabilmente vestono i panni di esperti oltraggiando la logica e, quel che è peggio, attuano la discriminazione nel mondo giornalistico. Ignorano, o fanno finta, di ignorare che,chi “incassa“ finanziamenti pubblici ha il dovere di invitare tutte le testate giornalistiche.
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Il nuovo codice della strada dovrebbe regolamentare l’uso del monopattino e dei pirati della strada che transitano anche dove vige il divieto.
Enzo Todaro
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